Momenti di tensione alla manifestazione antifascista a Milano. Le forze dell'ordine nel pomeriggio hanno respinto con una carica e lancio di lacrimogeni il tentativo di una parte dei dimostranti di forzare il cordone di sicurezza e muoversi da Largo La Foppa. Nei tafferugli tra manifestanti e forze dell'ordine sono esplose un paio di bombe carte e volate delle bottiglie.
Dopo essere rimasti bloccati per quasi tre ore dalle forze dell'ordine, i manifestanti sono stati autorizzati a muoversi. Da corso Garibaldi, sono arrivati in piazza XXV aprile, hanno girato corso di Porta Nuova verso via Melchiorre Gioia. La polizia ha scortato a distanza il corteo, al quale ha partecipato qualche centinaio di persone. La manifestazione si è sciolta in piazza Duca d'Aosta davanti alla stazione Centrale di Milano.
Tafferugli si sono registrati questa mattina, sempre a Milano, anche in piazza Cairoli. Una trentina di studenti è salita sul monumento della piazza per protestare contro il presidio di CasaPound. Poco dopo è intervenuta la polizia che li ha fatti sgomberare senza caricarli. Alcuni studenti sono rimasti contusi.
Simone Di Stefano, candidato premier di CasaPound, al comizio in largo Beltrami, ha detto: ''Sono dispiaciuto per il disagio creato da altri, non certo da noi che facciamo la nostra campagna elettorale perché decine di migliaia di italiani ci hanno concesso questo diritto ponendo la firma sulle nostre liste''. "Non abbiamo assolutamente intenzione di cadere nel loro tranello - ha aggiunto -. Rifiutiamo logica opposti estremismi. Non ce ne frega niente della loro guerra civile''.
Sabato di cortei, Italia in piazza