Ha viaggiato fuori dai binari per due chilometri, prima di fermare la sua corsa, lasciando dietro di sé una scia di sangue. La strage delle donne, l'hanno ribattezzata prontamente i media. Ed è una tragedia sulla quale si dovrà fare presto chiarezza, quella del treno della linea Milano-Cremona che ieri è deragliato all’altezza della stazione di Pioltello, provocando la morte di Ida Milanesi, Alessandra Pirri e Pierangela Tandini e decine di feriti. Mentre gli inquirenti sono al lavoro per individuare le cause che hanno portato all’incidente, tra le piste principali c’è quella della rottura della rotaia. Anche se nessuna ipotesi, al momento, può essere esclusa.
Tutta l'attenzione è puntata sul vagone numero tre, sul quale viaggiavano Giuseppina, Ida e Pierangela, e che si è sganciato finendo contro un palo. Quale è stata la dinamica? Il problema era sul vagone o sul binario? Per Vincenzo Macello, direttore produzione territoriale Rfi Lombardia "il punto del deragliamento è avvenuto circa 2,3 km dal luogo dell'incidente. È avvenuto il cedimento infrastrutturale di una rotaia”. “Però - ha rimarcato - è prematuro stabilire se questo possa essere stata la causa o l'effetto dell'interazione ruota-rotaia”.
Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti spicca quella del cedimento di una rotaia. Un pezzo di rotaia lungo 23 centimetri è stato ritrovato a circa 20 metri di distanza dal 'punto zero', da dove si è staccato. Per gli investigatori sembra essere la chiave da cui partire per ricostruire la dinamica. Da quel tratto 'interrotto' i segni sono evidenti: è lì che il treno è uscito dai binari e la vibrazione è stata avvertita dal macchinista, che ha frenato. Se i primi due vagoni non hanno subito conseguenze, sono quelli centrali ad aver deragliato e ad aver avvertito la spinta che arrivava dalla motrice, posizionata in fondo al treno e che è restata ben ferma sui binari.
In particolare, il terzo vagone, uscendo dai binari, ha trascinato a terra tre pali e per le tre vittime non c’è stato nulla da fare: sono rimaste schiacciate tra le lamiere. Per l’incidente la Procura di Milano ha aperto un'inchiesta ipotizzando il disastro ferroviario colposo, e il fascicolo è affidato alla pm Tiziana Siciliano.