Tassa di soggiorno da 3,50 euro in arrivo a Roma anche per gli affitti brevi. "Il nuovo regolamento sul contributo di soggiorno è pronto. Solo l'anno scorso Airbnb ha accolto 1.4 milioni di ospiti" ha annunciato l'assessore al Turismo di Roma Capitale, Adriano Meloni. "Il nuovo regolamento ha l'obiettivo anche di regolarizzare queste situazioni e dovrebbe portare 20 milioni in più all'anno nelle casse comunali".
Per gli affitti brevi, come quelli di Airbnb, saranno applicati 3 euro e 50 centesimi di "contributo di soggiorno a notte a persona fino a 10 notti".
"Ci sono diversi operatori che incasseranno per nostro conto. Appena passa in Aula - conclude l'assessore - faremo accordi con ciascun operatore".
Cos'è la tassa di soggiorno? - E' un'imposta sull'affitto di camere che potrebbe imporre il governo statale o locale, si legge sul sito di Airbnb. "In molti luoghi tale imposta è nota come tassa di soggiorno ma ci si riferisce a essa anche come tassa di pernottamento, tassa sulle camere, tassa sulle vendite, tassa turistica o tassa alberghiera".
Ammontare e normativa, ricorda il portale, "variano a seconda della municipalità, contea, Stato e Paese. Sono normalmente calcolate sulla base del prezzo dell'alloggio, con l’aggiunta di eventuali costi come spese di pulizia o per ospiti aggiuntivi".
"In alcuni posti la tassa di soggiorno è calcolata a persona, per notte. La tassa di soggiorno viene normalmente pagata dall'ospite ma l'obbligo di versarla all'ente preposto ricade normalmente sull'host. Ci aspettiamo che gli host familiarizzino con la normativa in vigore e che si comportino di conseguenza".