Roma bocciata su trasporto pubblico e igiene dai cittadini. E' quanto emerge dalla 'Relazione annuale sullo stato dei servizi pubblici locali e sull’attività svolta nel 2017', presentata oggi in Campidoglio dal presidente dell’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma Capitale, Carlo Sgandurra. Sufficienti, invece, i giudizi su asili nido e cultura. Le insufficienze più gravi vanno, ancora una volta, all’igiene urbana e alla mobilità che costituiscono i principali motivi di insoddisfazione degli utenti. Migliora invece il rating degli asili nido, mentre restano stabili e positive le attività culturali e l’Estate romana.
Tra i giudizi che la cittadinanza romana attribuisce ai servizi pubblici locali, quello sul trasporto pubblico locale si posiziona tra i più critici. Nel 2017 si collocano sotto la sufficienza non solo i bus e i tram (4,3) e le strisce blu (4,9), ma anche la metropolitana (5,9) e i taxi (5,9) che negli anni passati erano stati valutati in modo più positivo.
Il drastico calo degli investimenti effettuati in Atac ( -66% dal 2009) ha provocato poi l’aumento dell’età media dei veicoli di superficie e, congiuntamente alla riduzione delle risorse destinate alla manutenzione (-20% dal 2009), ha causato anche l’aumento dei guasti che hanno interessato, nel 2016, il 36% dei mezzi (tale percentuale era l’8% nel 2007). Sono state perse in questo modo, si osserva nella relazione, circa un milione di corse.
Il servizio di metropolitana ha sofferto maggiormente delle disfunzioni organizzative (nel 2016 quasi il 30% delle corse sono state perse per mancanza di personale) ma, ultimamente, anche del deficit di approvvigionamento di materiale di ricambio (che ha provocato la perdita del 37% delle corse).
Andamento "impietosamente decrescente" del voto dei romani sia sulla pulizia (3,2), perché la città è meno pulita sia sulla raccolta (3,7) perché, nonostante l’aumento della differenziata e l’estensione del servizio porta a porta, ciò che i cittadini vedono e giudicano sono i cassonetti stracolmi di immondizia ai bordi delle strade.
Fra le criticità del settore di igiene urbana, l’indagine dell’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali rileva la debolezza dell’impiantistica di trattamento e di chiusura del ciclo dei rifiuti rispetto alle esigenze della città.
Tra gli altri punti trattati nel rapporto quello dell'illuminazione pubblica. Negli ultimi dieci anni, si osserva nella relazione, il costo del servizio di illuminazione pubblica è andato diminuendo soprattutto in seguito all’adeguamento contrattuale del 2010 che, prolungando la durata del contratto fino alla scadenza della concessione, prevista per il 2027, ha modificato gli accordi sul canone, estrapolando gli investimenti. "Da sempre rimane però - prosegue - il trattamento dell’energia a forfait, aspetto di scarsa trasparenza, soprattutto se si considera che l’Amministrazione promuove investimenti che hanno ricadute positive in termini di risparmio energetico".
Riguardo al verde pubblico, il patrimonio, si osserva nella relazione, "non sempre è stato curato e gestito adeguatamente, come conferma sia il voto che i cittadini hanno assegnato a questo servizio, valutato appena sopra la sufficienza (6,1), sia il trend degli ultimi dieci anni sempre in calo".
Il servizio idrico integrato è tra i servizi che riscuotono il maggior apprezzamento da parte dei cittadini, ma questo dato è da attribuirsi soprattutto alla buona qualità e alla ricchezza delle fonti di approvvigionamento. Altro servizio percepito positivamente è quello degli asili nido che ottiene un voto sopra alla sufficienza (6,2): l’offerta in questo settore è di buona qualità e a costi inferiori rispetto a quelli della media nazionale.
Riguardo ai servizi culturali, il voto che i romani hanno dato è sceso, in una scala da uno a dieci, dal 7,6 del 2016, al 7,2 nel 2017. Il punteggio più alto è stato assegnato al Palaexpo, (7,6), seguito dall’Auditorium (7,5), dai Musei Comunali (7,3), dalle Biblioteche comunali (6,9 ) e dal Bioparco (6,8 ).