"Ogni persona ha i propri obiettivi ma la cosa importante è avere una presenza maggiore perché le donne sono bravissime a risolvere problemi, ci sono grandissimi talenti ma spesso non hanno le occasioni e le opportunità. Si sentono scoraggiate. Quindi dobbiamo dar loro la possibilità di andare avanti e raggiungere i loro obiettivi". Lo ha detto Lyn Christensen, coacher, trainer aziendale nell’ambito dello sviluppo tecnologico e madrina dell'evento Progetto Donne e Futuro, che si è svolto a Savona nella fortezza del Priamar.
Christensen ha parlato con i giornalisti a margine del convegno in apertura del quale sono stati presentati anche alcuni dati sulla presenza delle donne in settori lavorativi tecnologici e sulla loro esclusione professionale, sottolineando l'importanza di coinvolgere il potenziale femminile rimasto inespresso.
Secondo i numeri del report 2016 'The future of jobs' l'esclusione femminile si traduce infatti in perdite considerevoli nell'economia globale: a questi dati si uniscono poi quelli forniti dall'Oecd, Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, secondo cui il costo della disparità di genere sul mondo del lavoro ha un impatto sostanziale in termini di reddito di circa 12mila miliardi di dollari sull'economia globale, circa il 16% del pil mondiale.
"La cosa importante del coaching - ha aggiunto, parlando di donne del loro inserimento in contesti professionali legati alla tecnologia - è la formazione per velocizzare il percorso, perché le donne ci arriverebbero lo stesso da sole ma diventerebbe più difficile e ci vorrebbe più tempo. Le donne sono meglio degli uomini però ci mettono di più a dimostrare le loro capacità".