Una carrellata di selfie. Nicolina che sorride, Nicolina che fa la linguaccia e strizza gli occhi. E poi ancora, in posa davanti allo specchio, le labbra imbronciate. Nicolina che guarda il mare, Nicolina che bacia teneramente un cucciolo di cane. Tante fotografie quante solo una ragazzina di 15 anni riesce a scattare con il sorriso stampato addosso e la spensieratezza che illumina l'età più bella. "Quel sorriso messo come scudo". Così scriveva su Facebook Nicolina Pacini, la 15enne morta stamani dopo essere stata colpita al volto da un colpo di pistola esploso da distanza ravvicinata a Ischitella, in provincia di Foggia, dall'ex compagno della madre.
Vacanze estive archiviate, Nicolina da qualche giorno aveva ripreso a frequentare il liceo assieme alle amiche di sempre, quelle che sui social chiamava "vita mia" e "sorelle da sempre". Ma non sapeva che sarebbe stata strappata via alla vita così presto e in modo così brutale da chi per fare un torto alla sua ex decide di scagliarsi su quello che ha di più caro al mondo.
Ieri Nicolina stava andando a scuola come faceva ogni mattina. E' stata avvicinata dall'ex compagno della madre che non si era rassegnato alla decisione della compagna di porre fine alla loro relazione. E così probabilmente non ci ha pensato due volte quando con una brutalità inaudita ha impugnato la pistola condannando Nicolina a morte, prima di spararsi un colpo con la semiautomatica calibro 22 che aveva ancora con sé, forse la stessa arma usata per colpire la giovane.
Nicolina aveva un fratellino che adorava, come raccontano le immagini pubblicate su Facebook, per quanto i social possano davvero restituirci l'immagine di un'adolescente che aveva appena iniziato a vivere. "Ho scelto il male perché il bene era banale" scriveva tempo fa Nicolina con quegli occhioni pieni di vita e il sorriso timido mentre si scattava un selfie in bagno. Parole che lette oggi, nel giorno più tragico per i suoi familiari, non smettono di dare i brividi.