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Spara in faccia alla figlia dell'ex e poi si ammazza

Spara in faccia alla figlia dell'ex e poi si ammazza
20 settembre 2017 | 11.16
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Una ritorsione nei confronti della madre dopo la fine della loro relazione: sarebbe questo l'assurdo movente che ha spinto il 36enne, pregiudicato di Ischitella, in provincia di Foggia a esplodere un colpo d'arma da fuoco verso una giovane di 15 anni, figlia della sua ex compagna avvicinata stamane mentre quest'ultima stava andando a scuola. La ragazza, raggiunta al volto dal proiettile, è ricoverata in condizioni disperate nel reparto di rianimazione degli 'Ospedali Riuniti' di Foggia. L'uomo, nei confronti del quale la Procura della Repubblica, già in mattinata, anche in base all'ascolto dei testimoni e alla visione delle registrazioni delle telecamere presenti nella zona, aveva emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, è stato trovato senza vita nel tardo pomeriggio in località 'Callone', a poca distanza dalla cittadina garganica. A fianco del corpo c'era una pistola semiautomatica calibro 22, probabilmente utilizzata dallo stesso sia contro la ragazza che, poi, verso se stesso, con ogni probabilità subito dopo il folle gesto. Sono in corso i rilievi dei carabinieri del Comando provinciale di foggia per accertare l'accaduto. Le indagini balistiche, a cura del Ris di Roma, cui l'arma verrà inviata, potranno fare luce sia sul suo uso che sulla sua provenienza. 

Già in passato tra il 36enne, pregiudicato e la sua ex compagna e madre della ragazza, vi erano stati già dei violenti litigi, a seguito dei quali la donna aveva deciso di lasciare l'uomo. Nei confronti dell'uomo i carabinieri, a seguito delle denunce presentate dalla donna , erano intervenuti con perquisizioni personali e domiciliari, che si erano concluse, però, con esito negativo. In un caso, nel 2016, erano arrivati al suo deferimento per porto illegale di un coltello a serramanico, che gli avevano trovato in una tasca dei pantaloni. Per tale motivo la Procura della Repubblica, nel provvedimento emesso stamane prima che lo stesso venisse trovato suicida in campagna, aveva evidenziato l'aggravante della premeditazione, oltre che il movente alla base dell'agghiacciante condotta. Di Paola non avrebbe accettato la volontà manifestata dalla donna di porre fine alla loro relazione sentimentale e, avrebbe deciso di vendicarsi nei suoi confronti, tentando di uccidere la figlia.

Arriverà domani a Foggia, per stare accanto alla figlia, la madre della quindicenne di Ischitella che sta lottando fra la vita e la morte agli Ospedali Riuniti. La donna si trova in una località del Centro-Nord e i suoi due figli erano affidati ai nonni materni. Prima di quanto accaduto, la situazione era molto tesa e c'erano delle denunce. Infatti la donna era preoccupata per i figli, temeva ripercussioni su di loro perché c'erano già state delle avvisaglie e avrebbe voluto che fossero maggiormente al sicuro e non a casa dei suoi genitori. Circostanze rivelate dalla stessa donna su Facebook: ''Erano in affidamento ai miei ed io ho avvertito che sarebbe successo qualcosa ma nessuno mi ha dato retta... Non doveva prendere il pullman visto che c'erano delle denunce in corso ma dovevano accompagnarla loro a scuola'', riferendosi ai suoi genitori. Inoltre, rivolgendosi ai Servizi sociali del Comune, rimarca di essere stata rassicurata che i figli ''dai miei stavano benissimo... ora mia figlia è in coma farmacologico''.

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