Ha violentato una giovane finlandese, dopo averla percossa con una grossa pietra e rapinata, ma è stato arrestato dopo poche ore. In manette è finito S.K., un bengalese di 23 anni. Il giovane aveva un permesso di soggiorno come profugo per 'motivi umanitari' dal 2014 e, a quanto si apprende, non aveva precedenti penali. Ad arrestarlo sono stati gli agenti della polizia di Stato della Quarta Sezione della Squadra Mobile di Roma e del Commissariato Viminale, coordinati dalla Procura.
L'aggressione è avvenuta all'alba di sabato a Roma. La ragazza, in Italia da qualche giorno per ragioni di lavoro, nella serata di venerdì, dopo essere uscita con alcune amiche, ha cercato un taxi insieme a una di loro, per tornare nell’abitazione dove stava alloggiando. In quel frangente, è stata avvicinata da un giovane, che, con gentilezza, si è offerto ripetutamente di accompagnarla a casa con la propria auto, parcheggiata, a suo dire, in una via limitrofa. La giovane, fidandosi dei modi garbati dell’uomo, ha acconsentito, tranquillizzando l’amica titubante.
Percorsi un centinaio di metri, lo sconosciuto ha tentato un approccio sessuale con la straniera, nonostante le urla e la reazione della giovane. Il 23enne non ha desistito neppure quando una donna, udite le grida della ragazza dal proprio appartamento, si è affacciata alla finestra, urlando e dando successivamente l’allarme. L’uomo, a quel punto, ha minacciato di morte la donna, e dopo averla picchiata con una grossa pietra, l'ha costretta a seguirlo in una zona buia e appartata, dove l'ha obbligata a subire la violenza sessuale. A quanto si apprende, lo stupro sarebbe avvenuto all'angolo tra Castro Pretorio e via Palestro. Secondo una prima ricostruzione la ragazza sarebbe stata trascinata dietro un bus. Nella circostanza alla vittima sono stati sottratti anche quaranta euro.
Le indagini, subito avviate a seguito dell’intervento richiesto dalla donna che dall’abitazione aveva assistito a parte dell’aggressione, hanno permesso di identificare e catturare l’autore delle violenze nelle vicinanze di piazza Fiume. S.K. è stato poi riconosciuto dalla vittima in foto.