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Roma, acqua ridotta di notte

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28 agosto 2017 | 16.50
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Acea ha deciso ''di adottare un piano di riduzione controllata delle pressione della rete idrica nelle sole ore notturne per quanto riguarda i comuni di Roma e Fiumicino''. E' quanto comunica la società in una nota. ''Il piano di riduzione della pressione in rete -spiega Acea- avrà luogo attraverso l'esecuzione di manovre sulle valvole di regolazione e sulle pompe di sollevamento, attuate in remoto dalla nostra Sala Operativa e Ambientale presidiata 24 ore su 24 (festivi inclusi), controllando in continuo i valori dei principali parametri (pressioni, portate, livelli dei serbatoi, assorbimenti energetici) caratterizzanti l'esercizio delle reti e degli impianti in gestione''.

A Roma e Fiumicino, aggiunge l'Acea, "potrà mancare l'acqua ai piani alti degli edifici e nelle zone idraulicamente più sfavorite, per le quali potrebbe non essere escluso lo svuotamento delle condotte con il conseguente intorbidimento dell'acqua al momento del rientro in servizio".

Acqua ridotta, la mappa dei quartieri

Nonostante l'eccezionale lavoro svolto a partire da maggio", scrive Acea, con l'istituzione da parte del nuovo vertice di una cabina di regia per affrontare l'emergenza idrica, che ad oggi ha consentito di monitorare circa 4.700 km di rete, quasi il 90% del totale, con oltre 1.300 perdite già riparate, il perdurare di una straordinaria siccità (è piovuto il 70% in meno, rispetto alla media degli ultimi tre anni) sta via via assottigliando le fonti di approvvigionamento ed impone l'adozione di adeguate misure per garantire il servizio alla cittadinanza, limitandone al massimo i disagi. Disagi che, senza gli sforzi sopracitati, sarebbero stati molto più duri''. "Lo scenario, infatti, con la ripresa dopo la pausa estiva, e il conseguente incremento dei consumi, si presenta molto serio -dice- gli acquedotti delle Capore e del Marcio nell'ultimo periodo hanno visto abbassarsi sensibilmente il livello delle loro acque, dal Pescheria non si possono derivare più di 9.100 litri al secondo per i forti limiti di un'infrastruttura vecchia di 80 anni, dal lago di Bracciano la società non può prelevare più di 400 litri al secondo, a seguito dell'ultima ordinanza diramata dalla Regione Lazio a valle della decisione del Tribunale Superiore delle Acque. Da qui la decisione di adottare un piano di riduzione controllata delle pressioni della rete idrica nelle sole ore notturne per quanto riguarda i Comuni di Roma e Fiumicino''.

LORENZIN CHIEDE CHIARIMENTI AD ACEA - Ospedali e strutture sanitarie capitoline alle prese con la carenza dell'acqua. Tanto che il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha chiesto immediati chiarimenti ai vertici Acea rispetto alla decisione, "appresa dagli organi di stampa", di ridurre la pressione dell'acqua nelle ore notturne in tutta la città di Roma e a Fiumicino. Il ministro, si legge in una nota, chiede se l'azienda abbia verificato l'impatto sulle strutture sanitarie e socio-sanitarie , pubbliche e private, sulle strutture ricettive e di ristorazione, sugli uffici pubblici e sulle strutture ove vengono alloggiati a qualsiasi titolo gli animali, "per evitare che ciò comporti pregiudizi per la continuità dei servizi sanitari essenziali, e se questa decisione sia stata concordata o partecipata con la Regione Lazio". Tutto ciò, conclude la nota, "ricordando le assicurazioni che il presidente di Acea diede il 2 agosto scorso in risposta alle preoccupazioni esplicitate dal ministero della Salute".

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