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Bombole gas e molotov, scontri a Roma per sgombero migranti

(da Twitter /UNHCR Italia)
(da Twitter /UNHCR Italia)
24 agosto 2017 | 08.33
LETTURA: 3 minuti

Tensioni in piazza Indipendenza, vicino alla stazione Termini a Roma, dove le forze dell'ordine, alle prime ore del mattino, hanno sgomberato i giardini che erano stati occupati da circa 100 cittadini stranieri già occupanti dell'immobile di via Curtatone sgomberato nei giorni scorsi.

"L’intervento - fa sapere la Questura - si è reso urgente e necessario dopo il rifiuto di ieri ad accettare una sistemazione alloggiativa offerta dal Comune di Roma, ma soprattutto per le informazioni di alto rischio pervenute, inerenti il possesso da parte degli occupanti di bombole di gas e bottiglie incendiarie".

Durante l’intervento, riporta la nota, "le forze dell’ordine sono state aggredite con lancio di sassi e bottiglie. Utilizzate bombole di gas aperte, messe in sicurezza grazie al repentino intervento dei poliziotti. Usato contro gli agenti anche peperoncino. L'uso dell’idrante ha evitato che venissero accesi fuochi e liquidi infiammabili. Due fermati al momento".

L'operazione era "finalizzata al ripristino delle condizioni di vivibilità, legalità, igiene e sicurezza in piazza Indipendenza e in via Curtatone" fa sapere la Questura. ''Tutte le persone presenti sui giardini sono state allontanate mentre gli occupanti dello stabile, comprese le 'fragilità', sono state trasferite presso l'Ufficio Immigrazione di via Patini, dove la Sala operativa sociale del Comune di Roma si sta occupando della loro assistenza".

''Parallelamente gli uffici investigativi - conclude - hanno già isolato le immagini delle aggressioni alle forze dell'ordine, effettuate anche attraverso bombole del gas, lanciate o accese. Al momento è al vaglio la posizione di 4 cittadini stranieri''.

Intanto, dell'uso degli idranti, si parla anche sull'account Twitter di UNHCR Italia. "Roma: sgombero dei rifugiati a Piazza Indipendenza, anche famiglie con bambini, dopo cinque giorni senza soluzioni adeguate uso di idranti" si legge in un tweet.

Per Andrea Iacomini, portavoce dell'Unicef Italia, tutto è avvenuto "sotto gli occhi terrorizzati dei bambini che erano stati lasciati al primo piano, insieme alle loro famiglie, dopo lo sgombero di sabato scorso".

"Questi bambini, dopo aver assistito a scene di guerriglia urbana, sono stati caricati sui pullman delle forze dell'ordine e portati in Questura - continua Iacomini - alcuni testimoni ci hanno raccontato che continuavano a gridare e battere le mani sui vetri durante tutto il tragitto, in preda al terrore. Sconvolti. È una situazione molto triste: parliamo di 800 persone con status di rifugiato, sopravvissute a guerre, persecuzioni o torture che in alcuni casi hanno anche ottenuto la cittadinanza italiana, buttate in strada in condizioni disumane senza una reale alternativa sostenibile (non il meno peggio) da parte del Comune di Roma, che abbiamo invano atteso in piazza''.

''Malgrado le soluzioni offerte dal Comune, 80 posti Sprar in due strutture diverse, e dal privato, alcune villette in provincia di Rieti, ci sembra - aggiunge Iacomini - che nessuno abbia riflettuto sul destino di queste persone".

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