Il governo italiano ha dato mandato al Rappresentante presso l'Ue, l'ambasciatore Maurizio Massari, di porre formalmente la questione degli sbarchi in Italia al commissario per le migrazioni Dimitris Avramopoulos. Lo si apprende da fonti di governo.
Per l'Italia, dopo l'ultima ondata degli sbarchi, l'Europa non può più fare finta di niente.
CHIUSURA PORTI - Per l'Italia, alla luce degli ultimi sviluppi sulla rotta del Mediterraneo Centrale, potrebbe essere difficile consentire ulteriori sbarchi di migranti nei suoi porti. E' il messaggio che, si apprende da fonti diplomatiche, Massari ha trasmesso durante un incontro a Bruxelles ad Avramopoulos.
In questi giorni gli sbarchi di migranti sulle nostre coste si sono intensificati, con numeri molto alti, che vengono considerati al limite delle capacità del Paese: solo nelle ultime 48 ore sono stati salvati in mare circa 12mila migranti, che sono sbarcati o sono in procinto di sbarcare nei porti italiani da 22 navi, molte delle quali appartenenti ad organizzazioni non governative.
Massari ha quindi trasmesso ad Avramopoulos un messaggio fermo: la situazione per l'Italia è al limite della sostenibilità, anche perché gli arrivi hanno un impatto elevato sulla vita del Paese, sia in termini sociali che economici. E l'estate, il periodo più favorevole per tentare la traversata dalla Libia, è appena agli inizi. Nel breve termine, quindi, ci si aspetta che i partner europei e le istituzioni Ue aiutino l'Italia a fare fronte agli arrivi, anche sul fronte dell'accoglienza.
GENTILONI - "L'Italia intera si sta impegnando nel gestire i flussi migratori, per contrastare trafficanti, non per soffiare sul fuoco ma per chiedere all'Europa, e ad alcuni paesi europei in particolare, di non girare la faccia dall'altra parte perchè questo non è più sostenibile". Lo ha detto il premier Paolo Gentiloni al congresso della Cisl.
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