Potrebbe essere stato un fulmine a provocare l'incendio nella foresta di Pedrogao Grande, in Portogallo, dove hanno perso la vita decine di persone. A riferirlo è la polizia portoghese: "Sulla base delle informazioni raccolte in questo momento - ha detto il direttore della protezione civile, Pedro do Carmoci - pensiamo, con un grande grado di certezza, che la causa sia stato un fulmine che ha colpito un albero secco".
La polizia ha precisato che sarà necessaria un'indagine approfondita per confermare questa prima ipotesi. Ma come è possibile che un fulmine abbia potuto scatenare una tragedia del genere?
I temporali più intensi, spiegano gli esperti di '3B Meteo', possono produrre forti venti, trombe d'aria, tornado e anche grandine ma non è detto che ciò accada sempre mentre ogni temporale si accompagna sempre a dei fulmini, che in possono essere mortali. Ogni anno nel mondo almeno mille persone vengono uccise dai fulmini e diverse altre migliaia riportano lesioni gravi. Ciò avviene prevalentemente nei paesi in via di sviluppo, Sud Africa, India, Nepal, Bangladesh, che detengono il maggior numero di decessi con una media di 150-200 vittime all'anno. Ma anche negli Stati industrializzati i fulmini provocano ogni anno decine di vittime: negli Stati Uniti, ad esempio, ogni anno circa 50 persone perdono la vita colpite da fulmini. In Italia si parla invece circa 10/15 decessi ogni anno.
QUALI SONO LE ZONE PIU' PERICOLOSE? - Le zone più a rischio sono montagna, spiagge, mare, campi aperti, alberi isolati. I più colpiti sono generalmente escursionisti, bagnanti, agricoltori, pastori e giocatori di golf. I tipi di fulminazione sono due: 'diretta', se il fulmine si scarica direttamente sul soggetto, e 'indiretta' se la scarica elettrica si trasmette al soggetto attraverso il terreno o l'acqua. Fortunatamente solo il 20-30 per cento delle persone colpite da un fulmine muore. La maggior parte dei decessi avviene per un arresto cardio-respiratorio immediato.
LE STATISTICHE - Secondo gli esperti di '3B Meteo', le probabilità di essere colpiti da un fulmine durante l'arco della propria vita è circa 1 su 3000. Emblematico il caso del ranger statunitense Roy Sullivan, vissuto in Virginia tra il 1912 e il 1983. Tra il 1942 e il 1977, fu centrato da un fulmine in sette diverse occasioni, sopravvivendo sempre. I fulmini sono considerati la seconda causa di morte per eventi naturali dopo le alluvioni.
COME COMPORTARSI - Al di là di quelli che possono essere gli interventi sulle strutture, come l'installazione di parafulmini, esistono anche dei comportamenti da tenere nei caso in cui ci si ritrovi, improvvisamente, sotto un temporale:
- Accovacciarsi a terra con le ginocchia unite, la testa bassa e le mani sulle orecchie, non distendersi mai.
- Non cercare mai riparo sotto un albero, specie se isolato
- Se possibile cercare rifugio in un edificio chiuso o all'interno della propria auto. E' un errore comune pensare che il metallo dell'auto attiri i fulmini, non è così.
- Restare lontani da ampi spazi aperti o colline isolate
- Se si è in acqua, piscina o mare, uscire immediatamente.