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Milano, aggressore indagato per terrorismo internazionale

Milano, aggressore indagato per terrorismo internazionale
19 maggio 2017 | 10.28
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Aggressione in stazione Centrale a Milano, da quanto emerge gli inquirenti stanno analizzando la rete relazionale del giovane, che in un profilo Facebook a suo nome avrebbe postato dei video inneggianti all'Isis. Il fascicolo è nelle mani del capo del pool antiterrorismo Alberto Nobili e del pm Alessandro Gobbis e si affianca a quello per tentato omicidio (affidato al pm Maura Ripamonti) legato all'aggressione che il 20enne ha compiuto in stazione, armato di due coltelli da cucina. E' indagato per terrorismo internazionale. In particolare deve rispondere dell'articolo 270 bis del codice penale, secondo quanto emerge da fonti investigative. L'interrogatorio davanti al gip dell'italo-tunisino dovrebbe avvenire tra domenica e lunedì prossimo.

"Non abbiamo elementi per poter dire assolutamente nulla. E al vaglio c'è tutto quello che abbiamo raccolto, stiamo controllando poi faremo anche" ricerche "di natura informatica". Così il questore di Milano, Marcello Cardona, commenta l'aggressione da parte di Ismail Hosni, 20enne italo-tunisino, che ieri sera in stazione Centrale ha accoltellato in modo non grave due militari e un poliziotto della Polfer che gli hanno chiesto i documenti.

Hosni "è rientrato in Italia dalla Tunisia nel 2015". A riferirlo agli inquirenti è stato lo stesso arrestato, dicendo "di essere stato in Tunisia fino al 2015".

Ismail, continua Cardona, "non è assolutamente uno squilibrato. Non abbiamo elementi per poter dire assolutamente nulla" rispetto all'ipotesi di radicalizzazione islamica del giovane. L'uomo "viveva una macchina alla periferia, la Digos sta esaminando tutti i documenti, le indagini seguiranno il loro corso". Il 20enne "è una specie di nomade che bivaccava in stazione". L'uomo "era già stato arrestato lo scorso novembre dalla Polfer per stupefacenti" con un'altra persona, poi il 20enne è stato liberato dopo il processo.

La cruenta aggressione di ieri sera è stata immortalata in un video. Il giovane, spiega ancora il questore, "ha avuto una reazione estremamente scomposta e violenta immediatamente repressa " dagli uomini in divisa che lo hanno "bloccato e immobilizzato in soli 8 secondi", nonostante fossero feriti. Hosni impugnava "due coltelli da cucina con il manico in plastica". Il militare accoltellato al collo "ha perso quasi un litro di sangue".

"Dopo che è stato fermato - ha aggiunto il questore -, tutto si è svolto in tranquillità, lui è rimasto svenuto per quasi un'ora o meglio in una posizione di abbandono. E stato visitato dai medici e dopo un'oretta abbiamo iniziato le nostre procedure di ascolto, di rilevazione delle impronte". "Sono solo e abbandonato", le prime parole dopo l’arresto.

"Da ieri sera in corso attività di indagine finalizzate a ricostruire, la sua rete relazionale, l'ambito familiare e su questo stiamo lavorando". Così il dirigente della Digos di Milano, Claudio Ciccimarra, replica a chi gli chiede un commento sull'arrestato.

Sul caso è al lavoro anche un pm del pool dell'antiterrorismo milanese, guidato da Alberto Nobili. Il pm di turno Maura Ripamonti ha inoltrato all'ufficio gip la richiesta di convalida dell'arresto e di misura cautelare in carcere con l'accusa di tentato omicidio. Per il 20enne si terrà probabilmente domani l'interrogatorio di garanzia davanti al giudice.

Il pool antiterrorismo sta cercando di capire se il giovane avesse contatti con l'ambiente del radicalismo islamico. Stamane nell'ufficio del pm di turno si è presentato anche l'avvocato d'ufficio del 20enne .

In mattinata, il prefetto di Milano, Luciana Lamorgese, e il questore Cardona si sono intanto recati in visita ai feriti ancora ricoverati in ospedale dopo l'aggressione. Si tratta dell'agente della Polfer che si trova al Fatebenefratelli, e del militare ricoverato all'ospedale Sacco.

I due sono stati aggrediti ieri sera poco dopo le 20, dopo avere fermato, nel piano ammezzato dello scalo ferroviario, un ragazzo che si aggirava con passo spedito e fare sospetto. Alla richiesta di esibire un documento di identificazione, il giovane, che al momento del controllo aveva le mani nelle tasche della felpa, con mossa improvvisa ha estratto due coltelli e si è lanciato contro gli operatori colpendo l’agente della Polizia di Stato al braccio destro, all’altezza del bicipite, per poi sferrare ulteriori due coltellate nei confronti dei due militari. Uno di loro, militare semplice di 21 anni, è stato accoltellato al collo, all'avambraccio destro e ad entrambi i fianchi, mentre il caporale maggiore scelto di 34 anni è stato ferito all’altezza della spalla destra.

L'aggressore è stato quindi immobilizzato e consegnato a un’altra pattuglia della Polfer, intervenuta in aiuto, che lo ha condotto negli uffici della Stazione e lo ha arrestato per tentato omicidio.

I tre operatori sono stati soccorsi e, all’arrivo del personale medico del 118, trasportati in codice giallo: il poliziotto all'ospedale Fatebenefratelli e i militari all’ospedale Sacco dove sono stati sottoposti alle cure dei sanitari. Attualmente l’agente della Polfer e il militare semplice sono ancora ricoverati, coscienti e sotto osservazione. Non sono stati coinvolti organi vitali; il caporale maggiore è stato dimesso con prognosi di 7 giorni. Sono in corso le indagini e gli accertamenti coordinati dal Questore a cura della Squadra Mobile, della Digos e della Polfer, con l’ausilio della Polizia Scientifica e delle Volanti.

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