"Le ricerche andranno avanti tutta la notte, ma con il passare delle ore purtroppo le possibilità di trovare persone ancora in vita si riducono". Così all'Adnkronos il sindaco di Farindola Ilario Lacchetta in merito alle ricerche dei soccorritori nell'Hotel Rigopiano. "Al momento resta confermato che sono due i corpi delle vittime, estratte dalla struttura, le unità cinofile non stanno dando segnalazioni" (FOTO).
"La valanga è immensa, di grossissime dimensioni", hanno detto i soccorritori all'AdnKronos. L'hotel, nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso, si trova a 1.200 metri d'altitudine. Il Soccorso Alpino continua la ricerca dei dispersi tra cui c'è anche un ragazzo ternano di 33 anni, dipendente della struttura.
Hotel Rigopiano, padre dispersa: "Avevano chiesto aiuto, ma altre priorità"
Il trentatreenne di Terni disperso sotto le macerie dell'hotel Rigopiano era il portiere di notte della struttura travolta dalla slavina sul Gran Sasso. Si tratta di Alessandro Riccetti. Il giovane ha avuto un contatto con la famiglia ieri pomeriggio.
Se ci sono speranze di trovare sopravvissuti nell'Hotel Rigopiano? "Sicuramente sì" dice Walter Milan, responsabile della comunicazione del Soccorso alpino e speleologico a Rainews 24. E' sempre difficile fare previsioni in questi casi, però consideriamo che questa valanga ha investito un edificio, che può avere camere o sacche d'aria, per cui bisogna continuare a insistere e lavorare pensando di poter tirare fuori qualcuno ancora vivo. Noi abbiamo speranza e lavoriamo per questo".
Tra i dispersi nell'hotel 'Rigopiano' di Farindola, nel pescarese, ci sarebbe anche una famiglia residente a Osimo, in provincia di Ancona. "Sappiamo - racconta all'Adnkronos il sindaco di Osimo Simone Pugnaloni - che erano partiti per una vacanza e appresa la notizia della valanga è scattato l'allarme. Si tratta di una commerciante molto conosciuta qui a Osimo, del marito poliziotto e del figlio di sette anni. Sono originari della provincia di Chieti e sappiamo che erano tornati in Abruzzo per una vacanza. Siamo in attesa di avere notizie".
Nell'albergo al momento della valanga erano presenti 30 persone, come confermato anche dal capo del dipartimento della Protezione civile. "Il luogo è stato raggiunto - ha riferito Curcio - da uomini valorosi che di fronte a una situazione davvero al limite sono arrivati alla struttura, mettendo in sicurezza due persone e adesso stanno lavorando per portare i mezzi, che ancora fanno fatica ad arrivare, e stanno già lavorando nella verifica delle condizioni che restano proibitive anche per il soccorso tecnico".
Secondo quanto riferito a 'Rainews24' dal prefetto di Pescara, Francesco Provolo, "il manutentore dell'hotel ha parlato di una ventina di persone e qualche bambino ospitati nella struttura, oltre a sette, otto persone dello staff". L'attività di soccorso è a pieno regime, assicura il prefetto: "Le forze in campo sono tutte quelle possibili ed è stata accettata anche la mia richiesta di avere l'intervento dell'Esercito". Una delle persone messe in salvo dai soccorritori, che hanno trascorso la notte in un'auto, è ricoverata in stato di ipotermia all'Ospedale di Pescara.