Al rientro dalla pausa natalizia gli studenti degli istituti di Roma hanno trovato una brutta sorpresa: le aule gelate. Non è bastato l'avvertimento dei presidi che, ad un giorno dalla ripresa delle lezioni, erano corsi ai ripari inviando e-mail e circolari ai genitori degli alunni per invitarli a vestire i propri figli con un abbigliamento pesante. E nemmeno l'operazione 'Scuole calde' lanciata dal Comune, con l'accensione dei termosifoni 24 ore prima dell'inizio delle lezioni dopo quindici giorni di riscaldamenti spenti. Oggi - a giudicare dai commenti presenti sui social network - le temperature in classe erano polari.
Molti studenti hanno quindi deciso di tornare a casa mentre altri sono rimasti in aula 'armati' di piumini e cappelli. "Questo succede quando si prendono provvedimenti all'ultimo momento anche se l'ondata di gelo era annunciata da tempo", dice il presidente della sezione Lazio dal'Associazione nazionale presidi Mario Rusconi, "e sebbene si tratti di una problematica che dura da decenni".
Immediata la reazione dei genitori indignati che hanno subito commentato la vicenda sulla bacheca Facebook della sindaca di Roma Virginia Raggi. "Stamattina alla scuola di mio figlio stanno tutti con sciarpa capello e guanti in aula come mai?", si chiede una mamma, "Cara sindaca la sua incapacità è impressionante, non è stata capace neppure a far riscaldare le scuole, forse solo quella dove va suo figlio. Ma in che mani stanno i cittadini di Roma?", polemizza invece un'altra.