Dall’Albania alle strade di Milano passando per l’Olanda: la polizia ha eseguito 14 provvedimenti per sfruttamento della prostituzione e traffico internazionale di droga. Gli agenti della Squadra Mobile di Milano, la cui indagine è iniziata nel gennaio 2015, hanno scoperto l’esistenza di un gruppo criminale albanese con significative ramificazioni in madrepatria, dedito allo sfruttamento di giovani connazionali, romene, moldave e ceche i cui 'incassi' venivano reinvestiti nell’acquisto di cocaina dall’Olanda.
L'inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Enrico Pavone, ha permesso di ricostruire il giro dello sfruttamento della prostituzione: venti le vittime sfruttate dall'organizzazione, ogni ragazza garantiva agli aguzzini circa 1.500 euro a settimana, soldi reinvestiti nell'acquisto di cocaina. Diverse le zone di prostituzione controllare nel capoluogo lombardo e nell'hinterland: viale Piceno, via Cusago, via Assiano, la strada provinciale 114, la statale 'Vigevanese', la provinciale 'Binasca' e la statale 526.
L’operazione 'Toka Jone' aveva già portato, nel marzo 2015, all’arresto di due cittadini albanesi che avevano nascosto 5 chili di droga nell’auto che utilizzavano per gli spostamenti. Complessivamente gli uomini della Squadra mobile - sezione criminalità straniera e prostituzione - hanno sequestrato sette chili di cocaina importati dall'Olanda.