'Dolcetto o terremoto? Aperti il 31, a cena :)'. Nonostante tutto lo slogan di Piovono Zucchine, ristorante vegano di Brindisi è riuscito nel suo intento: attirare l'attenzione sull'iniziativa. In molti, però, si sono indignati, qualcuno ha commentato il post, altri hanno scritto in privato, sottolineando il cattivo gusto della locandina, pubblicata su Facebook, proprio nel giorno del terremoto, con una zucchina intagliata 'dagli occhi sbarrati'. La replica è arrivata poco dopo. "Gentilissimi utenti, avventori, social media manager, amici e conoscenti, la pioggia di insulti e minacce è stata tanta e copiosa, fitta a volte, pericolosa in altre - scrivono dallo staff di Piovono Zucchine in risposta sempre su Facebook -. Capiamo la rabbia, la frustrazione di chi ci scriveva per non poter fare nulla per quello che sta succedendo al nostro Bel Paese, capiamo lo sdegno per qualcosa che evidentemente non era chiaro alla maggior parte di voi, ma la morte e le minacce ci sembrano argomenti delicati da trattare in un post".
Il nostro ristorante ha già subito attacchi di questo tipo, aggiungono, "quando abbiamo pubblicato una delle nostre locandine dopo la sentenza di Stefano Cucchi. Nessuno lo aveva picchiato ergo i lividi se li era fatti da solo, quindi si era truccato. Da lì l'idea di postare la ormai triste immagine di Stefano truccato da Bowie". Non facciamo questo per marketing o per vendere qualche piatto in più, spiegano, "tutto questo è alla base della nostra idea di ristorazione non fine a se stessa. Svegliare le coscienze, soprattutto le nostre è uno degli obiettivi primari di chi decide di aprire un ristorante vegano. Il devoluto della intera cena sarà speso in dolciumi per bambini come previsto inizialmente non cambia il programma e, se come molti sperano non ci saranno ospiti, lo faremo lo stesso con i nostri soldi come è giusto che sia".