Truffati durante un acquisto online o caduti vittime di phishing? Niente panico, è sempre possibile difendersi ed è possibile farlo anche via web. Per facilitare lo svolgimento delle pratiche di denuncia per i reati telematici, la Polizia di Stato ha infatti avviato da tempo un progetto ad hoc, pensato a misura di cittadino. A spiegare come funziona e cosa si deve fare in caso di raggiro web, è la pagina social delle Forze dell'Ordine 'Una vita da social'.
"Il cittadino che si sente vittima di un reato perpetrato per mezzo di mezzi informatici - spiegano - può avviare l'iter per sporgere una denuncia all’autorità giudiziaria direttamente online su un portale dedicato della Polizia di Stato. In questo modo è possibile muovere i primi passi per sporgere denuncia da qualunque posto in cui vi trovate per mezzo del servizio web con un evidente risparmio di tempo, anche se rimane necessario presentarsi di persona presso gli uffici della Polizia di Stato per completare l’iter di denuncia. Infatti, tutti coloro che hanno avvitato l'iter di denuncia web avranno meno incombenze da espletare presso l’ufficio di Polizia e disporranno anche di una corsia preferenziale per portare a termine l'iter".
"Attraverso il sito della Polizia di Stato - continua 'Una vita da social' - vi saranno richiesti i dati per imbastire lo schema della denuncia che sarà poi possibile integrare e sottoscrivere davanti all’Ufficiale di Polizia Giudiziaria e che solo in quel momento assumerà valore legale di denuncia. Nel corso della procedura viene richiesto di scegliere in quale Ufficio di Polizia vorrete recarvi per completare l’iter; in questa fase sperimentale sarà infatti possibile trasmettere l’atto solo negli uffici della Polizia Postale e delle Comunicazioni. Oltre a questo viene richiesto al cittadino di registrarsi al sistema informatico della Polizia di Stato fornendo alcuni dei propri dati personali che sono richiesti per una duplice esigenza: la prima è di natura tecnica e serve a creare un fascicolo digitale dal quale sono prelevati i dati personali necessari a compilare una denuncia completa; la seconda è relativa alle attività di riscontro a tutela della sicurezza del cittadino e permette di evitare l’uso fraudolento delle generalità del cittadino stesso".
"La procedura di registrazione - spiega ancora la pagina ufficiale della Polizia postale - deve essere espletata solo la prima volta che si utilizza il servizio, mentre rimane accessibile al cittadino la possibilità di modificare i dati registrati in caso di variazioni successive. Come è possibile vedere nella schermata seguente è necessario fornire le proprie generalità (in modo simile a quanto viene richiesto dall’Ufficiale di Polizia quando ci si presenta presso uno degli Uffici fisici): nome, cognome, codice fiscale, luogo e data di nascita, residenza e domicilio (qualora questo fosse differente dalla residenza), numero telefonico, email e gli estremi di un documento d’identità. Viene chiesto anche il consenso al trattamento dei dati personale e in questo caso non è serve avere dubbi al riguardo. Una volta che avrete compilato i dati richiesti per avviare la prima fase dell’iter di denuncia web, il sistema rilascia una ricevuta elettronica e un numero di protocollo con il quale sarà possibile recuperare la vostra pratica presso l’Ufficio di Polizia di Stato da voi prescelto".
"In ogni caso - raccomandano gli agenti - è necessario recarsi appena possibile presso l’Ufficio di Polizia prescelto, evitando - come consigliato - di procrastinare eccessivamente l'intervento dell’Ufficiale di Polizia Giudiziaria. Per ragioni tecniche, infatti, il sistema di denuncia web archivia l'atto da voi compilato per due giorni lavorativi successivi al momento di inoltro tramite il servizio online. Trascorso tale termine il vostro atto sarà cancellato in modo automatico dal sistema informatico e dovrà essere ripresentato di nuovo tramite la medesima procedura online o, in alternativa, attraverso la modalità tradizionale presso un Ufficio di Polizia".
Di seguito le categorie di reati che si possono denunciare online: Dialer (mancato riconoscimento del traffico telefonico) Commercio elettronico in fase di acquisto (e-commerce acquisto) Commercio elettronico in fase di vendita (e-commerce Vendita). Intrusione Informatica. Phishing. Illecito utilizzo di carte di credito online.