Istigazione al suicidio. Questo il reato ipotizzato dalla Procura di Napoli Nord che ha aperto un fascicolo sulla morte della donna che si è suicidata ieri a casa di alcuni familiari a Mugnano (Napoli). La 31enne era stata protagonista di un video hard che, contro la sua volontà, circa un anno fa aveva avuto un'ampia diffusione sul web. Da allora la donna, della quale furono presto note le generalità, è stata presa di mira sui social network, anche con pagine a lei dedicate e caratterizzate da contenuti offensivi nei suoi riguardi.
Ieri la tragica decisione di togliersi la vita: la giovane si è impiccata con un foulard nella cantina dell'abitazione a Mugnano. Alcuni giorni fa, nell'ambito della causa civile intentata dalla donna, il Tribunale di Napoli Nord, con un provvedimento d'urgenza, aveva imposto la rimozione dal web di qualunque contenuto riferibile alla vicenda.
Una frase, "stai facendo un video? Bravo", rivolta a chi stava filmando, è finita addirittura sulle t-shirt che ancora oggi sono in vendita su una delle più popolari piattaforme di e-commerce.
Le tante pagine web e sui social network che ironizzavano sulla vicenda e deridevano la protagonista, considerata da molti in cerca di notorietà, sono sparite; in poche ore sono nate decine di pagine dal tono totalmente opposto, che chiedono giustizia per la giovane donna vittima del cyberbullismo. Qualcuno, con una petizione su "change.org", chiede la presenza del presidente della Camera Laura Boldrini ai funerali.
L'Orchestra sinfonica di Salerno 'Claudio Abbado', sulla sua pagina Facebook, ha preso le distanze da quanto scritto sul social network da un suo orchestrale. Il post choc dell'uomo non è sfuggito alla blogger Selvaggia Lucarelli, che ne ha anticipato la cancellazione diffondendolo sulla propria pagina e auspicando una presa di posizione da parte dell'Orchestra 'Claudio Abbado'. Presa di posizione che è arrivata poco dopo da parte della presidenza dell'Orchestra che, "fermo restando il rispetto per la libertà di pensiero di ogni persona", prende le distanze da quanto scritto dall'orchestrale e si riserva di "prendere gli opportuni e necessari provvedimenti".
Il suicidio della giovane "ripropone il tema della gogna cui la rete rischia di esporci in mancanza di una adeguata consapevolezza, da parte degli utenti, della natura di spazio non circoscritto e degli effetti lesivi che può avere una comunicazione violenta o la ferocia nella irrisione degli altri" sottolinea il Garante della Privacy, Antonello Soro.
"Servono procedure di risposta più tempestive da parte delle diverse piattaforme, ma è anche necessario far crescere il rispetto delle persone in rete. In questa prospettiva è sempre più urgente un forte investimento nella educazione digitale - conclude Soro - per promuovere una cultura e una sensibilità adeguate alle nuove forme espressive del mondo on-line".