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Mr. Facebook

Zuckerberg in cattedra a Roma: "Colpito da volontà di ricostruire dopo terremoto"

Zuckerberg in cattedra a Roma:
29 agosto 2016 | 16.24
LETTURA: 4 minuti

"L'atteggiamento degli italiani, la loro volontà di ripartire e ricostruire sono di grande ispirazione a tutto il mondo". Con queste parole Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook, ha aperto il suo intervento alla Luiss di Roma, ultima tappa di un'intensa giornata capitolina. Zuckerberg, che per un'ora ha risposto alle domande della platea di studenti, ha ribadito l'ammirazione per come "in momenti come questi le comunità in Italia e nel mondo si sono riunite per aiutare le vittime del disastro".

TERREMOTO - "Siamo vicini alle persone che hanno perso i propri cari e la casa. Momenti come questi sono devastanti, ma vedere come si sono unite le comunità in Italia e nel mondo, per aiutare le persone colpite, è motivo di ispirazione. Sentir dire 'ricostruiremo, ci vorrà tempo, ma ce la faremo' è motivo di ispirazione", ha proseguito.

"Quando ho saputo del terremoto ho provato un enorme dolore. Ci siamo chiesti cosa potesse fare Facebook e la cosa più importante era l'attivazione del safety check. Ma volevamo fare di più e abbiamo iniziato a lavorare con la Croce Rossa. A bbiamo donato 500.000 euro sotto forma di AD credits alla Croce Rossa, ci siamo seduti con loro per aiutarli ad ottenere tutto ciò di cui hanno bisogono attraverso la piattaforma: fondi, volontari, donazioni di sangue".

ROMA E IL LATINO - "I love Rome. Amo Roma. Ho studiato latino e storia di Roma, pensavo che mi sarei laureato in discipline classiche... In realtà, ho sempre avuto problemi con le lingue: alle superiori ho provato con lo spagnolo e il francese ma la mia pronuncia era pessima. Allora ho studiato il latino: non bisogna parlarlo... -ha scherzato-. Amo Roma così tanto che, quando mi sono sposato, con mia moglie siamo venuti in luna di miele". Riguardando l'album, "c'erano foto di Augusto ovunque, mia moglie dice che eravamo 3 in luna di miele...". La formazione classica emerge con la citazione di Enea, protagonista della "più grande storia imprenditoriale". "Enea non si arrende mai, ma va avanti: missione, team, perseveranza, nella sua storia ci sono tutti gli elementi" indispensabili per un grande progetto di business.

SAFETY CHECK - Nelle ore drammatiche del terremoto che ha sconvolto il Centro Italia, Facebook ha attivato il safety check, che consente di far sapere ad amici e parenti le proprie condizioni quando si verifica un evento catastrofico. Il prossimo passo, ha detto Zuckerberg, prevede un ampliamento dell'utilizzo dello strumento. "Ci stiamo lavorando". L'uso di Facebook "non consiste solo nella condivisione di foto del bambino e del cane. Si tratta di offrie alla gente i tool per garantire la sicurezza delle persone. Il prossimo step prevede l'attivazione da parte della comunità".

COLOSSEO E POKEMON - Tra le domande della platea, non è mancata quella sulla celeberrima app Pokemon Go. "La vera ragione per cui sono venuto a Roma è trovare qualche Pokemon raro... Sono andato a correre vicino al Colosseo, la gente pensa che io tenga alla mia salute... In realtà stavo cercando un Pokemon raro...", ha detto Zuckerberg.

FACEBOOK FA MALE? - A chi ha chiesto se Facebook abbia finito per danneggiare le tradizionali relazioni diretta, ha risposto: "Quando sono con la mia famiglia, non vado nell'altra stanza per parlare su Facebook. Nulla rimpiazza le relazioni dirette. Mia sorella vive dall'altra parte del paese, con Facebook, Messenger e Whatsapp possiamo comunicare, mandarci messaggi, parlare. Ci sono persone con cui non potremmo essere in contatto, ecco a cosa serve Facebook: non sta rovinando nulla".

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