"Noi ci siamo e ci saremo, mi raccomando alla tenuta psicologica delle comunità che è fondamentale". Così il premier Matteo Renzi a un gruppo di sindaci marchigiani al termine dei funerali solenni delle vittime del terremoto che ha devastato il Centro Italia.
Matteo Renzi e la moglie Agnese, visibilmente commossi, hanno girato tra le bare delle vittime marchigiane del terremoto per dare ai familiari conforto. A stento la moglie del premier ha trattenuto le lacrime di fronte ai racconti dei sopravvissuti. "L'idea dei bambini mi distrugge. Mi dispiace tanto, tantissimo", si è rivolta scossa dai singhiozzi a una donna della protezione civile.
Il premier si è poi fermato a lungo a parlare con due ragazzi di Arquata del Tronto: "Quel che conta adesso è che voi andiate avanti, poi come fare lo decidiamo insieme. Voi però dovete avere coraggio, non mollare. L'ho detto anche a quell'altro ragazzo, non mollate eh...". Ad un altro cittadino di Arquata che lo ha avvicinato al termine dei funerali solenni, ha invece detto: "E' fondamentale far ripartire tutte le scuole" delle aree colpite dal sisma, "anche questo è un aspetto da non sottovalutare perché fondamentale".