Bottiglie vuote, giornali e volantini, cartacce e bicchieri. E persino alcuni sacchi di immondizia ammucchiati per ore sotto il monumento che tutto il mondo ci invidia. È l'istantanea del Colosseo scattata nel tardo pomeriggio di domenica 12 giugno (Foto), quella che precede il ballottaggio per l'elezione del nuovo sindaco di Roma.
È quel che resta di una giornata affollata da turisti provenienti da tutto il mondo, quando i cancelli sono ormai chiusi, quando i saltafila, le guide abusive e i promoter sono tornati a casa, e percorrendo l'area esterna dell'Anfiteatro Flavio non si incontra neanche l'ombra di un custode, un vigile, un poliziotto, un addetto alle pulizie. Eccezion fatta per qualche venditore abusivo che prova a venderti un bastone per i selfie o qualche sciarpa. E per una camionetta dell'esercito, con i militari che stazionano a presidiare lo spazio antistante l'ingresso principale del Colosseo, lì dove campeggia un cartello con la scritta 'Work in progress'. Non bastassero le transenne a gettare ombra su uno dei monumenti più fotografati al mondo.
I minuti passano, diventano ore, il sole ormai è calato, ma quei sacchetti sono sempre lì. Nessuno peraltro ne conosce il contenuto. E nessuno, nonostante l'allerta terrorismo nell'anno del Giubileo, sembra preoccuparsene. Tanto che quei sacchi restano lì indisturbati, insieme alle bottiglie vuote, alle cartacce e a un gatto che ci scodinzola intorno.
A peggiorare il tutto, a macchiare ulteriormente l'immagine di quello che dovrebbe essere il biglietto da visita non solo di una città ma di un Paese intero, escrementi di cavallo dai quali proviene un odore nauseabondo. Due ragazzi dall'accento romano, camminando tra le cartacce che svolazzano sollevate dal vento, commentano sorridendo ironici: "Che strano olezzo nell'aria".
Alcuni turisti intanto passano ancora alla spicciolata. Si fermano, osservano, scattano foto. Immagini che probabilmente finiranno su Instangram, Facebook, Whatsapp, facendo in un istante il giro del mondo. D'altra parte chi è che verrebbe in vacanza a Roma senza venire a vedere il Colosseo e senza partire con almeno una foto ricordo?
Gigi Proietti: "Speriamo che qualcosa cambi" - "Dico solo speriamo che qualcosa cambi". Così all'Adnkronos Gigi Proietti commenta le immagini choc del degrado al Colosseo. L'attore romano in vista del ballottaggio chiarisce subito di non voler commentare il degrado della città per "evitare strumentalizzazioni". "Chiunque sia il futuro sindaco - aggiunge - di appelli troppi ne stiamo facendo, basti pensare solo alla situazione dei teatri...".
Vittorio Sgarbi: "Grave ma prevedibile" - "E' negativo e grave ovviamente ma è anche prevedibile", dice all'Adnkronos Vittorio Sgarbi commentando le immagini choc del degrado al Colosseo. "Il Colosseo, come tutti i luoghi molto frequentati dai turisti, ha una patologia evidente legata alla quantità di visitatori, appartiene a quei beni dove viene sfruttato più il desiderio di incassare che l'esigenza di manutenzione - aggiunge - Monumenti così vissuti e così vivi possono avere delle controindicazioni anche gravi ma non credo significhi che ci sia uno stato di degrado generale". "La Raggi ovvero il futuro sindaco di Roma - aggiunge Sgarbi - dovrà studiare soluzioni concrete in virtù del fatto che si tratta di luoghi molto frequentati che maggiormente si espongono alla critica".
Federalberghi: "Il decoro sia la priorità del futuro sindaco" - "E' il peggior biglietto da visita che possiamo dare in un momento come questo, dove l'immagine di Roma già non è ai massimi livelli, e anche lo sciopero del tpl di oggi non ci voleva", dice all'Adnkronos Giuseppe Roscioli, presidente di Federalberghi Roma, commentando le immagini del degrado al Colosseo. "Mi auguro che il decoro dell'intera città sia una delle prime cose da prendere in considerazione, non solo per il turismo ma proprio per la città - conclude - E' chiaro che il Colosseo è uno dei posti maggiormente frequentati dal turista internazionale e non vogliamo che si portino dietro questo ricordo".
Abitanti centro storico: "Sanzioni più dure contro incivili" - "Un appello a far rispettare le norme sancite e già vigenti senza avere timore di sanzionare i commercianti, i cittadini o i turisti che non si comportano in maniera adeguata nel rispetto della città". Viviana Di Capua, presidente dell'associazione abitanti del centro storico, all'Adnkronos lancia un appello a chi tra i candidati in corsa per il ballottaggio, Virginia Raggi e Roberto Giachetti, diventerà futuro sindaco di Roma, commentando le immagini choc del degrado al Colosseo. Di Capua, commentando la scarsa pulizia della città, punta il dito soprattutto contro "l'inciviltà dei cittadini", contro "chi abbandona i rifiuti in strada, gli esercenti che lasciano i sacchi davanti ai locali o i titolari dei bed and breakfast abusivi che escono furtivi nella notte a depositare la spazzatura in strada. E' una questione di civiltà, la città è sporca perché noi la sporchiamo: per carità ci saranno anche gli operatori dell'Ama in affanno ma noi cittadini siamo i primi responsabili. Possono esserci anche i gendarmi ma se non cambia il comportamento di tutti noi la situazione non potrà migliorare". Quanto ai turisti, "che non si capisce dove si locano", che "spesso vengono in città per poche ore e stanno in strutture abusive, e in questi casi nessuno ha interesse a dare loro indicazioni su come comportarsi in città. Così il turista, agevolato anche dai controlli inefficienti della polizia locale, si sente autorizzato a fare tutto ciò che crede".