La Corte europea dei diritti umani ha accolto in via preliminare il ricorso presentato dai legali di Amanda Knox e ha comunicato il tutto al governo italiano insieme al termine entro il quale l'esecutivo potrà presentare la propria difesa. Amanda Knox era stata arrestata e poi scagionata definitivamente dalla Corte di Cassazione per l'omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher.
Il ricorso presentato dai legali di Knox verte sul fatto che l'americana venne interrogata senza il sostegno di un avvocato. A spiegare i motivi del dossier, accolto dalla Corte, è direttamente l'avvocato Luciano Ghirga, che difendeva la Knox insieme a Carlo dalla Vedova, dicendo che il ricorso era incentrato sull'interrogatorio senza legale e sui maltrattamenti successivi, "violazioni difensive - ha spiegato ad Adnkronos il penalista - rilevate non solo dalla difesa, ma anche dalla Corte di Cassazione che nell'aprile del 2008, in un provvedimento riguardante la misura cautelare aveva scritto: "Trattasi di palese violazione dei diritti difensivi di colei che era sostanzialmente e formalmente indagata".