Quando si parla di Paesi gay friendly, l'Italia annaspa al 35° posto nella classifica europea che comprende 49 nazioni. Questo, almeno, il verdetto emesso dall'organizzazione non governativa ILGA Europe. La graduatoria, stilata prima dell'approvazione alla Camera sulle unioni civili, viene redatta in base all'impatto che le leggi e le politiche governative hanno in 6 ambiti specifici: uguaglianza e non discriminazione: famiglia; violenza verbale; riconoscimento legale; libertà di associazione e di espressione; asilo.
Le valutazioni determinano un punteggio espresso in percentuale. L'Italia si attesta al 19,75%, conquistando un quinto della 'torta' disponibile. Fanno peggio solo Macedonia, Polonia, Liechtenstein, Lituania, Lettonia, San Marino, Moldova, Bielorussia, Ucraina, Monaco, Turchia, Armenia, Russia e Uzbekistan, fanalino di coda (4,85%). Al top svetta Malta (87,75%), scortata sul podio da Belgio (81,85%) e Regno Unito (81,44%).