Agnese Gonxha Bojaxhiu, questo il nome all'anagrafe di Madre Teresa di Calcutta - "piccola matita nelle mani di Dio", come lei stessa si definì - nasce il 26 agosto del 1910 a Skopje in Macedonia da genitori albanesi originari della regione del Kosovo e muore in India il 5 settembre del 1997, all'età di 87 anni. La famiglia è benestante, ma quando Agnese ha solo 8 anni il padre muore e iniziano le difficoltà economiche.
Prende i voti a 18 anni, entrando nell'istituto della Beata Vergine Maria delle Suore di Loreto, missionarie in India. Nel 1929, il suo primo viaggio nel grande Paese asiatico e l'attività da infermiera fra i malati. Sceglie il nome di Teresa, ispirandosi alla santa di Lisieux, e raggiunge un convento a Calcutta.
Nel 1946, decide di uscirne per mettersi al servizio dei "più poveri tra i poveri", ottenendo due anni dopo il 'benestare' del Vaticano, a patto di mantenere la sua condizione di religiosa. Abbandona però il velo nero e prende la cittadinanza indiana, segno di profondo legame con l'India che proprio allora conquistava la sua indipendenza dall'Inghilterra.
Risale al 1950 la fondazione della congregazione delle suore Missionarie della Carità, per la quali sceglie il sari bianco a strisce blu, iconografia con la quale sarà universalmente riconosciuta, in ogni angolo del mondo. Otto anni dopo, inizia ad assistere i malati di lebbra, alla estrema periferia di Calcutta.
Nel 1979, Madre Teresa ottiene il Premio Nobel per la Pace e devolve la somma di 6.000 dollari ai poveri della 'sua' Calcutta. Dal 1991 al 1993, si ammala di polmonite, viene colpita da problemi al cuore e contrae la malaria. Muore nel 1997. Appena sei anni dopo, nel 2003 Papa Giovanni Paolo II la proclama Beata. E il prossimo 4 settembre, sarà Papa Francesco a canonizzarla Santa.