Tornano in piazza gli urtisti, gli storici venditori di souvenir delle più antiche famiglie di ebrei romani. Questa mattina in circa cento si sono riuniti a piazza San Pietro per chiedere un incontro ''urgente'' con il commissario straordinario di Roma Paolo Tronca ''o con il Prefetto di Roma Franco Gabrielli' -spiega all'Adnkronos il presidente dell'associazione Fabio Gigli - Se per l'Anno Santo ci spostano anche da Piazza San Pietro, dopo che c'hanno tolto il Colosseo, siamo morti. A quel punto conviene dare indietro le licenze''.
"Ringrazio le forze dell'ordine -continua Gigli- Ci stanno aiutando per organizzare questo incontro. Se la cosa non dovesse andare a buon fine, faremo un presidio fisso davanti al Campidoglio finché Tronca non ci riceverà''.
Diversi i manifestanti con la stella gialla cucita sul petto, simbolo delle persecuzioni naziste: "Hanno deciso di mettersela -spiega Gigli- perché gli ultimi provvedimenti presi dal Comune sembrano essere mirati contro gli ebrei: prima le botticelle, poi i centurioni, poi gli urtisti e poi l'ospedale israelitico''. Su alcuni cartelloni mostrati dai manifestanti infatti si legge: "La storia si ripete'', in altri invece gli urtisti si rivolgono direttamente al Pontefice: "Papa Francesco -si legge su un altro cartellone- gli ebrei romani chiedono aiuto per il diritto al lavoro''.