Il sindaco Nardella: "Insensato"
Annullare la visita alla mostra 'Bellezza divina' in corso a Palazzo Strozzi a Firenze per non turbare "la sensibilità delle famiglie non cattoliche". È quanto avvenuto alla scuola elementare Matteotti secondo quanto scrive il quotidiano 'La Nazione'. Il consiglio interclasse del 9 novembre scorso ha deciso di annullare, per tutte le terze elementari, la visita già programmata con una motivazione molto chiara: "Per venire incontro alla sensibilità delle famiglie non cattoliche visto il tema religioso della mostra" in cui sono presenti opere di Van Gogh, Chagall, Fontana, ma anche Picasso, Matisse e Munch.
Due righe, nero su bianco, prese dal verbale della riunione redatto da un rappresentante di classe e distribuito a tutti i genitori. Molti dei quali hanno protestato per la scelta. Che non è piaciuta neanche al sindaco della città. "Se è vero che, come scrive oggi La Nazione, una scuola fiorentina ha annullato la visita degli alunni ad una delle più belle mostre fiorentine di arte sacra degli ultimi anni 'per venire incontro alla sensibilità delle famiglie non cattoliche' saremmo davanti ad un fatto quantomeno insensato", afferma Dario Nardella, in un post sul suo profilo Facebook.
"Una decisione insensata - spiega Nardella - non solo perché siamo da sempre la città del dialogo interreligioso, sul quale stiamo fondando una nuova Scuola Fiorentina internazionale con rabbino, cardinale e imam – ma anche perché sarebbe un errore grossolano escludere dalle scuole la fruizione del nostro patrimonio di storia e cultura che comprende oggettivamente anche l'arte sacra, che per forza di cose da noi è arte cristiana".
"Senza togliere che alla mostra 'Bellezza divina' vi sono mirabili pitture del grande Chagall che proprio cattolico non è! A volte mi chiedo ma a cosa pensano certi insegnanti? Forse che io, cattolico, non possa fare una gita ad Istanbul o a Tel Aviv perché queste città ferirebbero il mio credo? La scorsa settimana abbiamo avuto 80 sindaci di tutto il mondo e di tutte le religioni che hanno condiviso il concetto che la libertà religiosa non si garantisce cancellando i simboli e vietando le fedi, ma, al contrario, esaltando le differenze facendole conoscere e convivere - conclude il sindaco Dario Nardella - Questa è la vera Firenze. Una città che non ha paura della sua storia, del confronto e delle differenze".