Con l'entrata in vigore della nuova legge, impennata di richieste
Impennata di richieste di divorzio nei mesi estivi in Italia. Secondo le stime fornite all'Adnkronos dall'Associazione matrimonialisti italiani (Ami), infatti, a giugno e luglio si registrano 50.000 cause in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il motivo, viene spiegato, è da ricercare nell'effetto dell'entrata in vigore del 'divorzio breve'.
La nuova legge sul divorzio breve in vigore dal 26 maggio, con la quale si riduce a 12 mesi la durata minima del periodo di separazione per poter procedere con la domanda di divorzio e a 6 mesi per quanto riguarda le separazioni consensuali, "è una legge -spiega all'Adnkronos Gian Ettore Gassani presidente dell'Ami- di cui hanno potuto avvalersi tutte le coppie che avevano richiesto la separazione negli anni precedenti. Questo spiega un simile aumento di divorzi, ma il picco si attende a settembre e ottobre".
Secondo il segretario della Lega italiana per il divorzio breve, Diego Sabatinelli, la situazione tornerà a normalizzarsi nei prossimi mesi. "Era prevedibile - dice all'Adnkronos - che dopo l'approvazione del 'divorzio breve' ci sarebbe stato un aumento di richieste da parte di tutte le persone che avevano già avviato le pratiche ed erano in attesa". Ma, rileva, "questa tendenza non è legata a un aumento generale della volontà degli italiani di divorziare".
L'età media è di 44 anni per gli uomini e di 41 per le donne, nella maggior parte dei casi con pochi anni di matrimonio alle spalle: è questo l'identikit della 'coppia che scoppia' tracciato dallo studio legale Scicchitano, che sottolinea: "la separazione è richiesta nel 60% dei casi dalle donne, mentre la richiesta di divorzio parte nel 60% dei casi dagli uomini".
La nuova legge cambia i costumi del nostro Paese e dà coraggio soprattutto agli over 60. Secondo lo studio legale Scicchitano, infatti, "il 20% delle richieste di divorzio breve presentate finora è arrivato da coppie over 60, ma da settembre si prevede un aumento delle domande di separazione in tutte le fasce d'età".
E' ancora forte, invece, la differenza tra il Nord e il Sud. Probabilmente, dice il presidente dell'Ami Gassani, "è il vento dell'Europa" a soffiare in particolare sulle regioni settentrionali. E i dati parlano chiaro. "Al Nord - spiega - ci sono circa 400 separazioni ogni 1.000 matrimoni, mentre al Sud si arriva a stento a 190".