Il celebre rapper spiega di aver querelato Filippo Facci, Nicola Porro e il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri. Fedez ricorda di aver sostenuto le ragioni della protesta contro l'Expo, ma di aver preso le distanza dallo "scempio di Milano" del 1 maggio, "dove dei ragazzi che si infiltrano in un corteo devastano Milano e sono una minoranza rispetto a quello che era il corteo civile"
"La disinformazione di regime funziona così", lo scrive Beppe Grillo in un tweet con cui rilancia un lungo post e video di Fedez, che, dal blog del leader M5S, annuncia querele (VIDEO) e torna sulla vicenda che lo aveva visto protagonista nei giorni degli scontri a Milano da parte dei 'no Expo'. Il celebre rapper, nello specifico, spiega di aver querelato Filippo Facci, Nicola Porro e il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri.
Fedez ricorda di aver sostenuto le ragioni della protesta contro l'Expo, ma di aver preso le distanza dallo "scempio di Milano" del 1 maggio, "dove dei ragazzi che si infiltrano in un corteo devastano Milano e sono una minoranza rispetto a quello che era il corteo civile".
Eppure, a detta del rapper, le sue posizioni sono state travisate, con la stampa che ha riportanto le dichiarazioni fatte alla vigilia degli scontri, come se Fedez fosse dalla parte dei violenti. "Io andavo per strada - racconta - e le persone mi vedevano come uno che ha sostenuto i black bloc. Non è questione di danno di immagine, non ho paura a mettere la faccia e a assumermi le responsabilità di quello che realmente dico. Il problema è che in quel momento mi dovevo difendere da accuse, da parole che non avevo detto, che mi erano state messe in bocca".
Il rapper spiega di essersi difeso attraverso la Rete, "i miei social network", ma di averlo fatto "tutto da solo, mentre loro", i giornalisti che lo hanno messo sotto accusa, "hanno alle spalle delle potenze economiche, delle potenze mediatiche, era una lotta a armi impari, Davide contro Golia".
"L'unico modo che ho per fare chiarezza e per dimostrare che queste persone hanno scritto il falso su di me - dice dunque Fedez - è quello di risolverlo nei luoghi competenti, quindi con una querela per minacce e diffamazione. Non deve esserci dubbio. Hanno scritto delle falsità e voglio verità. Ho chiesto dei danni. Ho querelato Filippo Facci, Nicola Porro e il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri. Ho deciso di querelarli ma non per denaro, il denaro lo darò in beneficenza e sarò ben contento di spillare ogni singolo centesimo a queste persone per ridarlo alla comunità e a persone che non hanno bisogno di speculare facendo disinformazione per guadagnare o per attirare l’attenzione".
"Voglio dimostrare che nei miei confronti c’è stata una gogna mediatica - conclude Fedez - ho dovuto affrontare un patibolo mediatico e mi è andata di culo perché fortunatamente le mie spiegazioni e le mie argomentazioni sono forse girate di più dei loro articoli".