Il Centro Ufologico Nazionale a settembre festeggerà mezzo secolo di attività ma a raccogliere la documentazione è anche l'Aeronautica Militare. Ecco chi segnala cosa, e i consigli da seguire in caso di avvistamento. Cia rivela: gli Ufo anni '50 erano voli segreti di U2. L'esperto, studioso del fantastico: "La spiegazione potrebbe essere la dimensione di Magonia"
Un totale di 12.422 casi tra il 1900 e il 2014, di cui un 20% "inspiegabile" e quindi davvero degno di nota e, all'interno di questo 20%, un 5% davvero "incredibile", che "trascende le nostre conoscenze tecnologiche" e non si può spiegare attraverso altri fenomeni . Insomma, escluso che si tratti di fenomeni celesti, meteorologici, di un drone, di una lanterna cinese o di un nuovo tipo di aereo. Sono i numeri degli avvistamenti di Ufo in Italia registrati dal Cun, il Centro Ufologico Nazionale (che riceve ogni anno tra le 250 e le 400 segnalazioni, escluse quelle giudicate inattendibili) che a settembre festeggerà i suoi 50 anni e che in vista del suo mezzo secolo di attività traccia un bilancio all'Adnkronos. (guarda le foto - guarda il video)
Una casistica così ripartita: 8.848 avvistamenti ad alta quote (sopra i 150 mt), 1.453 a bassa quota (sotto i 150 mt), 376 ufo a terra, 369 Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo, 93 ufo a pelo d'acqua (mare, lago), 40 sotto il livello d'acqua, 1.243 segnalazioni inserite in altre tipologie. E uscendo dall'Italia, sarebbero invece 1,5 milioni gli avvistamenti di Ufo dal 1947 a oggi in tutto il mondo. Ma chi segnala? Non solo cittadini qualunque, "moltissimi sono gli avvistamenti segnalati da piloti civili e anche da astronauti", spiega Vladimiro Bibolotti, presidente del Centro Ufologico Nazionale.
Centro Ufologico, ma non solo. Perché a raccogliere le segnalazioni è l’Aeronautica Militare, organismo istituzionale deputato a raccogliere, verificare e monitorizzare le segnalazioni inerenti gli Ovni, gli Oggetti volanti non identificati, per i quali è stata esclusa una correlazione con eventi umani o fenomeni naturali (sul loro sito l'elenco degli accertamenti e il modulo per le segnalazioni) . Basta dare un'occhiata al sito per consultare l'elenco degli avvistamenti: sette solo nel 2013, per i quali non è stato possibile associare l'evento ad attività di volo o di radiosondaggio conosciute.
Tre gli anni che hanno fatto la storia degli avvistamenti: il 1952, il 1954 e il 1978, quando si sono registrati a livello mondiale delle vere e proprie ondate di avvistamenti. Qualche esempio? Il 1954, intanto, è l'anno di due importanti avvistamenti collettivi: quello, praticamente concomitante, su Roma e Milano, del 17 settembre, e quello del 27 ottobre sullo Stadio Comunale di Firenze che interruppe la partita di calcio perché tutti, calciatori e pubblico, si fermarono a naso in su a guardare due dischi volanti.
Il primo avvistamento ufficiale, del pilota civile statunitense Kenneth Arnold, è del 24 giugno 1947 che sorvolando il monte Rainier segnala una formazione di oggetti non identificati, simili a piattini che rimbalzano sull'acqua (i cosiddetti "piattini volanti" che poi in Italia diventano "dischi volanti"). "Ma la Regia Aeronautica Militare aveva già registrato negli anni '30 dei 'sigari volanti' da cui uscivano dei 'cappelli da preti' - racconta Bibolotti - di questi avvistamenti, secretati per anni perché si temeva si trattasse di nuove armi di un Paese straniero, c'è traccia nei documenti della prefettura di Milano".
Per arrivare ai nostri giorni, invece, un caso particolare è quello avvenuto in provincia di Massa Carrara nel 2014, ritenuto il più importante degli ultimi 15 anni: un disco luminoso di 8 metri di diametro con tanto di anello blu elettrico avvistato da una coppia massese che ha denunciato l'avvistamento tanto al Cun quanto ai carabinieri attraverso i quali ha compilato il Modulo di avvistamento di Oggetto girato al Reparto generale sicurezza dell'Aeronautica militare.
E a proposito di avvistamenti, come riconoscere quelli degni di nota dalle "bufale"? Interessanti quelli riconducibili "a tipologie di ufo che in 70 anni si sono ripetute e che hanno caratteristiche che li accomunano: nelle dinamiche di avvistamento, nell'orario e nel comportamento dell'oggetto, dai raggi di luce emessi dagli oggetti volanti alla velocità con cui si avvicinano e allontanano", spiega Bibolotti. Droni e lanterne cinesi sono invece gli oggetti più scambiati per Ufo, più rari i "falsi" celesti, come nel caso delle meteoriti.
Realtà, fantasia o suggestione, ecco cosa fare se doveste avvistare un Ufo: prendere nota dell'ora, del colore e della forma dell'oggetto, di eventuali dettagli strumentali visibili dell'oggetto e delle manovre eseguite; fissare dei punti di riferimento (alberi, montagne ecc.) per poter calcolare poi distanza, dimensioni, velocità e quota dell'oggetto; seguire la direzione di volo; notare se l'oggetto emette rumore e se lascia scie o tracce; osservare il comportamento di eventuali animali presenti e se il funzionamento di apparecchi elettrici è disturbato durante l'avvistamento; prendere nota del nome e dell'indirizzo di eventuali testimoni; fotografare l'oggetto e consegnare l'apparecchio a esperti o autorità.
E se l'Ufo dovesse scendere a terra? Il Cun elargisce consigli anche per questa evenienza: non avvicinarsi troppo; restare fermi dove siete e mettersi all'occorrenza al riparo; osservare ogni dettaglio strutturale dell'oggetto e delle sue attività. Una volta scomparso l'Ufo, avvicinarsi per rilevare eventuali tracce e se possibile fotografarle. Proteggete comunque i segni della presenza dell'oggetto prima di allontanarvi, contrassegnando l'area interessata con delle pietre o altro.
Le segnalazioni vanno denunciate ai Carabinieri, che provvederanno poi a inviare la documentazione all'Aeronautica Militare, o al Cun. E a proposito del Cun, il Centro nasce il 26 settembre del 1965 quando durante una convention del Centro di Torino si decise di creare un centro nazionale per raccogliere tutte le associazioni sparse sul territorio nazionale. Oggi, è una delle quattro associazioni più antiche nel mondo. "Siamo un'organizzazione non profit e operiamo da liberi cittadini", sottolinea Bibolotti.
E Bibolotti, se gli si chiede se lui negli ufo ci crede, risponde: "Io credo nella ricerca e nel vero. Questa non è una religione - dice - le prove documentali ci sono e d'altra parte - aggiunge ribaltando il paradosso di Fermi - se questi oggetti non identificati sono terrestri, allora dove si trovano? E se si tratta di esperimenti tecnologici, militari, aeronautici, perché in 70 anni non abbiamo mai adottato queste nuove tecnologie? Possibile che siano tutte bufale? Bisognerebbe pensare che in 70 anni ci siano stati dei burloni impegnati a produrre centinaia di migliaia di prove solo per scherzo".