Il rapper difende il collega con un video postato sul suo profilo Facebook nella tarda serata di ieri. "Fedez è finito inondato dalla macchina del fango per aver fatto una riflessione etica"
J-Ax nella tarda serata di ieri è sceso al fianco di Fedez, dopo che quest'ultimo era stato investito dalle critiche per aver difeso sui social network la manifestazione degli antagonisti a Milano contro l'Expo durante la quale sono state imbrattate di vernice le vetrine di banche, multinazionali ed agenzie interinali. J-Ax ha postato (intorno alle 23.30) un video sul suo profilo Facebook in cui inizia ironico sull'apertura dell'Expo: "Oggi hanno inaugurato l'ultima grande opera della fiera: un'istallazione ecostenibile in cui rimanere chiusi dai 7 ai 10 anni, per corruzione...", dice J-Ax nel video che è annunciato da una frase di Enrico Berlinguer ("Ci si salva e si va avanti se si sgisce insieme e non uno per uno").
Poi la difesa del collega (e socio nell'etichetta Newtopia): "Oggi il mio socio Fedez è finito inondato dalla macchina del fango. La sua colpa? Non aver detto una cosa di destra o di sinistra ma formulare un semplice appello etico: Fedez ha detto che l'Expo puzza di infiltrazioni mafiose e che chi lavora per Expo dovrebbe fare un riflessione etica sulla propria scelta".
"Ma giornalisti e politici -prosegue J-Ax- sono più preoccupati per un vetrina di una multinazionale che verrà ripultia dopo 10 minuti che dello stato delle ciittà. Lo sporco che c'è a Milano viene dai corrotti, dai mafiosi e dai criminali, non dai pennarelli".
Il finale è per la Festa dei Lavoratori. "E comunque domani è il primo maggio", dice J-Ax (atteso questa sera sul palco del concertone di piazza San Giovanni a Roma) alzando il braccio con il pugno chiuso, per poi piegarlo sul finale e congedarsi col gesto dell'ombrello.
Per festeggiare il #primomaggio utilizziamo questa benedetta libertà di parola.
Posted by J-Ax on Giovedì 30 aprile 2015