Nel nostro Paese, fra il 2013 e il 2014, i salari degli insegnanti della scuola pubblica sono rimasti congelati. Si è ridotto anche il potere d'acquisto. E' quanto emerge da una relazione della rete Eurydice svolta per conto della Commissione europea
In Italia fra il 2013 e il 2014 i salari degli insegnanti della scuola pubblica primaria e secondaria sono rimasti congelati, mentre sono aumentati in 16 Paesi europei rispetto all'anno precedente. Inoltre, secondo quanto emerge da una relazione della rete Eurydice svolta per conto della Commissione europea, sui 33 Paesi europei del rapporto in circa la metà il potere d'acquisto degli insegnanti nel 2014 risulta inferiore rispetto al livello del 2009.
La riduzione del potere d'acquisto degli insegnanti è inferiore al 3% in Belgio, Danimarca, Austria, Finlandia e, nella scuola secondaria superiore, Italia. E' stato invece registrato un calo compreso tra il 5 e il 10% in Italia per quanto riguarda la scuola primaria e secondaria inferiore, Olanda, Portogallo, Regno Unito e Romania.
In altri Paesi come Irlanda, Spagna e Slovenia gli insegnanti hanno subito una riduzione del potere d'acquisto che va dal 13 al 17%, mentre il calo più drastico è avvenuto in Grecia, con una riduzione del 40%.