"Il processo di beatificazione di Romero sarà accelerato" e a impegnarsi per abbreviarne i tempi è in prima persona Papa Francesco, secondo quanto riferisce a Radio1 Rai nel corso del programma 'Voci del mattino' monsignor Jesus Delgado, ex segretario particolare dell'arcivescovo di San Salvador Oscar Romero assassinato nel 1980 sull'altare della chiesa mentre celebrava la messa.
"Romero diceva: dialogo sì, guerra mai. Ma per far questo, bisogna fare la conversione del cuore. Le parole e l'impegno di Papa Francesco e quelli di Romero in pratica combaciano - osserva monsignor Delgado - e hanno dietro l'esperienza di un popolo e di una realtà latino-americana dove l'ingiustizia sociale conviveva con la religione". A questo proposito, Delgado afferma che "la classe ricca e oligarchica del Salvador, che è ancora molto forte, non capisce il linguaggio di Romero e lo interpreta come contrario alla religione, alla fede. La classe ricca non considera monsignor Romero un santo, né un martire, ma addirittura come un comunista".
Questo atteggiamento, spiega Delgado, "è di ostacolo per la Chiesa nel processo di beatificazione di Romero. Ma Papa Francesco conosce la situazione e il processo di beatificazione di Romero sarà accelerato, perché Jorge Mario Bergoglio ha vissuto la nostra realtà latino-americana, sa che esiste questo 'vulnus', questo peccato per la gerarchia della Chiesa cattolica: aver fatto un consorzio troppo forte con la classe ricca, pur predicando un linguaggio a favore dei poveri".