Costituisce "un importante precedente per il prosieguo delle indagini in corso sui gruppi consiliari che hanno gestito fondi regionali nelle recenti legislature"
La Corte dei Conti, sezione giurisdizionale per la Lombardia, in accoglimento delle imputazioni formulate dalla Procura Regionale, all'esito delle indagini dirette dal procuratore Antonio Caruso e dai sostituti Adriano Gribaudo, Alessandro Napoli e Luigi D'Angelo ed effettuate dalla Guardia di Finanza di Milano, ha depositato la prima sentenza sui cosiddetti 'rimborsi facili' in favore dei consiglieri regionali.
La Corte ha accertato la responsabilità erariale "a titolo di colpa grave" dei consiglieri regionali appartenenti ai gruppi consiliari che hanno effettuato spese del tutto estranee al mandato istituzionale, si legge nella nota. Nello specifico, la Corte ha preso atto che il consigliere regionale Fabrizio Cecchetti appartenente al gruppo consiliare 'Lega Lombarda Lega Nord Padania' ha risarcito poco prima dell'udienza l'intero importo contestato dalla Procura pari a circa euro 50.000 euro; ma, pur dichiarando cessata la materia del contendere per l'avvenuto pagamento, "ha accertato la responsabilità del consigliere e del capogruppo Stefano Galli", si legge nel comunicato.
La sentenza, che aderisce alla prospettazione della Procura circa l'illiceità dei rimborsi posti a carico della finanza regionale, costituisce "un importante precedente per il prosieguo delle indagini in corso sui gruppi consiliari che hanno gestito fondi regionali nelle recenti legislature".