Il piccolo e la madre vendevano fazzolettini nei pressi del palazzo dove abita la donna che, già in passato aveva lanciato dalla propria abitazione altri liquidi contro di loro
E' stata individuata e posta agli arresti domiciliari la donna che il 15 ottobre 2013, in Via Andrea Doria nel quartiere Fuorigrotta a Napoli, lanciò una sostanza chimica ustionante dal suo balcone colpendo volontariamente una donna di etnia rom e il figlio di un anno e 8 mesi, provocando loro lesioni personali al capo e agli arti.
In particolare, il piccolo riportò lesioni gravissime alla testa e al braccio sinistro, guarite oltre i 40 giorni, a causa delle quali è stato necessario sottoporlo a un intervento di dermoabrasione e di innesto di derma rigenerativo, con un danno estetico permanente al viso.
Le indagini, coordinate dalla quinta sezione della Procura di Napoli, hanno consentito di accertare che la donna e il bimbo sono stati colpiti da acido muriatico, lanciato volontariamente contro di loro da una donna, successivamente identificata in C.C., dal balcone dell'abitazione di quest'ultima nel palazzo nei pressi del quale la donna rom era solita sostare con il figlio, per vendere fazzolettini ai passanti.
Dalle indagini è emerso inoltre che l'indagata aveva lanciato dalla propria abitazione altri liquidi contro la rom. Il gip, ritenendo la sussistenza di esigenze cautelari in relazioni delle quali era stata chiesta l'applicazione della custodia cautelare in carcere, ha disposto nei confronti di C.C. la misura coercitiva degli arresti domiciliari nella propria abitazione.