La protesta degli agenti che hanno manifestando oggi davanti al Centro congressi Mico di Milano dove e' in corso il vertice ministeriale dei paesi dell'Unione europea ha un significato che, secondo il segretario nazionale del Silp Cgi,l Daniele Tissone, "va oltre le rivendicazioni di una categoria di lavoratori che chiede migliori condizioni di lavoro e retribuzioni degne di un Paese civile". Per Tissone, "in un Paese dove la criminalità non accenna a diminuire e dove illegalità e corruzione assumono proporzioni sempre più accentuate in particolare nella cosiddetta 'zona grigia' dove gli interessi convergono, il bisogno di nuovi e più efficienti modelli di sicurezza per la società assume sempre più rilevanza".
A Milano, prosegue Tissone, "si è pertanto posto l'accento sul tema delle risorse che mancano e sulla necessità di mantenere intatti i presidi delle forze dell'ordine accrescendo, con nuove risorse, gli apparati esistenti attraverso l'assunzione di nuovi operatori che vadano a rinforzare quegli uffici dove, per carenze di personale e mezzi, gli addetti si trovano a fronteggiare situazioni particolarmente gravose al limite della sopportazione."
Il governo, conclude Tissone, "non può più trascurare questi appelli che, insieme alle rivendicazioni contrattuali, offrono spunti costruttivi ad un modello di sicurezza che deve essere incentrato sui bisogni dei cittadini in particolare verso le fasce più deboli e indifese della società".
