Roma, 17 apr. (Adnkronos Salute) - Non c'è nessun caso di Ebola in Sicilia. A smentire con nettezza e decisione le voci circolate in questi giorni, e relative a un presunto caso fra i migranti che raggiungono Lampedusa, è il ministero della Salute. "Non ci sono casi di ebola in Sicilia", sottolineano dal ministero di Lungotevere Ripa.
Dello stesso tenore il direttore generale dell'Asp di Palermo, che ha competenza su Lampedusa, Antonio Candela. Candela ha detto all'Adnkronos: "Nessun allarme Ebola né a Lampedusa, né nell'Agrigentino. Dopo accurati controlli, escludiamo categoricamente che al momento siano stati riscontrati casi di Ebola".
E già nei giorni scorsi il ministero della Salute tranquillizzava sulla situazione in Italia, dove sono state "rafforzate in via cautelativa le misure di sorveglianza nei punti di ingresso internazionali. In merito a quanto diffuso da organi di informazione sull'epidemia di malattia da virus Ebola, che dopo i primi focolai in Guinea sta interessando alcuni Paesi limitrofi dell'Africa occidentale (Liberia, Sierra Leone, Mali), si precisa che il ministero della Salute italiano fornisce costantemente aggiornamenti sull'evoluzione della situazione attraverso comunicati inviati alle Regioni e ad altre amministrazioni interessate alle problematiche sanitarie relative a viaggi e soggiorni internazionali. Questi comunicati sono consultabili nella sezione del portale del ministero della Salute 'Eventi epidemici all'estero'".
All'Adnkronos Salute l'ufficio pubblica informazione del Comando in Capo della Squadra Navale della Marina Militare conferma che non c'è nessun caso Ebola tra i migranti soccorsi nell'operazioneMare Nostrum nel Mediterraneo: "Se ci fosse stato, l'avremmo già saputo. Al momento non ci risulta nessuna segnalazione da parte dei nostri medici impegnati sulle navi''.
"Da tempo sono previsti rigidi protocolli sanitaria da rispettare nel soccorso in mare dei migranti - proseguono dalla Marina - I medici e il personale del Corpo Sanitario della Marina usano guanti, tute, mascherine e copri scarpa sterili. In più durante i soccorsi ad ogni passaggio dall'imbarcazione alla terraferma viene usata una vaschetta con candeggina per disinfettare le calzature".