Forse un corto circuito. Questa la probabile causa dell’incendio divampato in serata alla Sacra di San Michele, storica abbazia all’imbocco della Valsusa, monumento tra i più simbolici del Piemonte arroccato sulla vetta del monte Pirchiriano.
Le fiamme si sono sviluppate nel tetto del monastero, dove sono in corso lavori di ristrutturazione da alcune settimane: paura ma nessuna conseguenza per i tre padri rosminiani che abitano il convento - che contribuì ad ispirare Umberto Eco per gli ambienti del suo 'Il nome della rosa' - e che per precauzione sono stati fatti allontanare.
Il fuoco ha danneggiato parte del tetto e alcune stanze nel sottotetto, ma dai primi accertamenti nessun bene di interesse storico artistico sarebbe stato interessato dal rogo. Per domare le fiamme, in tarda serata, sono intervenute 8 squadre dei Vigili del Fuoco. Sul posto anche carabinieri e sanitari del 118 con ambulanze.
A rendere difficili le operazioni di spegnimento la posizione del monastero che, a causa della strada stretta, ha reso complicato l’approvvigionamento dell’acqua dove si è sviluppato l’incendio. La struttura è parzialmente inagibile. Sull’accaduto indagano i carabinieri di Rivoli.