Arte e politica estera con Donald Trump che esplode su un muro di Trastevere, a Roma. E' l'ultima opera di street art firmata da Maupal, Mauro Pallotta, conosciuto anche per aver ritratto Papa Bergoglio in vesti di supereroe. L'inquietante Trump di Maupal, alto circa due metri e mezzo e largo 90 centimetri, comparso la scorsa notte, è sovrastato da un triplice fungo atomico che si sviluppa direttamente dalla chioma del candidato alla Casa Bianca, come se ne fosse il prolungamento.
L’autore vuol certamente giocare con l’elemento fisico di Trump più 'rappresentativo', quei capelli sui quali si è detto e scritto di tutto, ma vi è anche un un rimando più che dichiarato a Shepard Fairey, aka Obey, l'artista statunitense che nel 2008 realizzò l’immagine per sostenere la campagna elettorale di Obama, con l’ormai celebre slogan 'Yes we scan' e sulla testa una cuffia audio.
L'opera di Maupal ha gli stessi campi di colore di quella di Obey, analoga impostazione, è una scritta quasi uguale a quel 'Yes we scan', ovvero 'Yes, i can' che accoppiato all'immagine di un fungo atomico può essere letto come un memento dell'enorme potere che avrebbe Trump se fosse eletto alla presidenza degli States o, peggio, della sua disponibilità a usarlo fino in fondo, vista anche la sua affermazione di pochi giorni fa: "Gente, viviamo in un momento in cui dobbiamo usare le maniere forti. Dobbiamo usare le maniere molto, molto forti". E Maupal gli fa fare boom.