Uno spazio rinnovato, inondato dalla luce, nel quale è possibile trascorrere del tempo senza per forza visitare una mostra. Uno spazio dotato di tutti i comfort, con un'area ristoro dove poter prendere un caffè, leggere o riposarsi su comodi divani o fare acquisti al bookshop. E' il nuovo look, firmato dal designer Marti Guixé, dell'ingresso e della Sala delle Colonne della Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma che, sotto la direzione del direttore Cristina Collu, uno dei 20 nuovi direttori nominati dal ministro dei Beni culturali e del Turismo, Dario Franceschini nell'agosto scorso, si presenta in una nuova 'veste', più fruibile ed accogliente. Un rinnovamento che passa anche da un nuovo logo che chiama per nome la Gnam: 'La Galleria Nazionale'.
Per festeggiare questo 'nuovo' inizio, è stata presentata oggi, alla presenza di Franceschini, la mostra 'The lasting. L'intervallo e la durata': una sorta di manifesto che riporta al centro dell'istituzione capitolina le mostre temporanee, riducendone l'estensione nello spazio. L'esposizione curata da Saretto Cincinelli, che sarà inaugurata domani sera alle 19, sarà aperta al pubblico dal 22 giugno al 29 gennaio 2017.
Al centro dell'esposizione, dedicata all'importanza del tempo sia nella pratica sia nella poetica artistica, oltre 30 lavori di 15 artisti italiani e stranieri tra cui Francis Alys, Barbara Probst, Hiroshi Sugimoto, Antonio Catelani e Giulia Cenci. "La luce - spiega Collu - è l'elemento che mi ha guidato in questo percorso. In realtà, questa è una riapertura parziale della Galleria, ma non abbiamo mai chiuso. E' stato molto complicato gestire i lavori, però ci siamo riusciti. In altri Paesi chiudono a volte per cinque anni. La prima cosa che questa Galleria mette in campo è il tema dell'eredità la cui gestione è la questione che viene prima di tutto".
Per Collu ciò che è stato realizzato è "un lavoro di archeologia" con cui si è cercato di "rileggere questa architettura attraverso la luce". Quanto invece alla mostra, l'obiettivo è stato quello di concentrarla "in uno spazio molto più piccolo contro l'idea del gigantismo delle mostre", alzando la "quota della qualità in uno spazio più ristretto". Il direttore della Galleria romana ha anche anticipato che il lavoro da fare ora sarà quello del "riordino della collezione".
Per il 10 ottobre è prevista la completa riapertura della Galleria e in quei giorni verrà anche inaugurata la mostra 'Time Out of Join'. Il nuovo spazio aperto della Gnam "è dedicato alle persone, ai visitatori che possono stare nel museo senza necessariamente visitare la mostra, ma devono riappropriarsi di un luogo, uno spazio pubblico per eccellenza come questo", sottolinea Collu.
Il tema della mostra, evidenzia il curatore Saretto Cincinelli, è basato sull'elemento "della durata sia nella costruzione dell'opera sia nella ricezione". Sono presentate "alcune opere della collezione permanente della Galleria, come quelle di Lucio Fontana e di Medardo Rosso, insieme ai maestri della scena internazionale e a qualche giovane artista". I lavori, tutti di grande formato, dalla pittura alla scultura, dal video alla fotografia, occupano un solo spazio, il salone centrale del museo.
"Siamo immersi in un percorso di profonda innovazione del sistema museale statale. Penso davvero che i grandi cambiamenti siano fatti di piccoli passi - osserva il ministro dei Beni Culturali e del Turismo, Dario Franceschini - e in questo caso è una serie di passi fatti silenziosamente che indicano davvero la strada giusta: non solo il riallestimento di questo ingresso che sembra molto più luminoso e grande, ma anche i lavori per modernizzare i servizi aggiuntivi".
Franceschini ricorda poi che "nella delibera del Cipe del primo maggio, sono stati stanziati 15 milioni di euro che serviranno per l'ampliamento della Galleria, ovvero per il Padiglione Cosenza, che da molti anni è vuoto. Ora ci sono le risorse per integrarlo con la Galleria".
Un lavoro fatto finora, conclude il ministro, "in sintonia con le altre istituzioni che si occupano di arte moderna e contemporanea, a cominciare dal Maxxi, ma anche col Macro e con la Quadriennale che torna a Roma dopo aver saltato un'edizione". Proprio in tema di collaborazione tra musei diversi, Cristina Collu ha annunciato che "chi visiterà il Maxxi e la Galleria Nazionale d'Arte Moderna avrà diritto ad una riduzione".