(Adnkronos/Insideart) - Dario Fo, premio Nobel per la letteratura nel 1997, utilizza da sempre la pittura per completare la sua attività drammaturgica e oggi, 89 anni, ha deciso di immergersi a pieno titolo nel linguaggio dell’arte visiva, spingendosi oltre i confini delimitati e sperimentando con abile virtuosismo nuove e interessanti tecniche espressive. Il risultato è un corpus di oltre 130 opere, inedite al grande pubblico e protagoniste della mostra 'Dario Fo, Mistero Buffo a colori'.
L'esposizione delle opere, dal Nuovo manuale minimo dell’attore, allestita nella Sala Mostre del Castello Visconteo di Pavia sarà visitabile da domenica (inaugurazione ore 17.30) e fino al 18 ottobre. L’artista sarà presente all’inaugurazione. Fo ha scelto di adottare nuove tecniche espressive, privilegiando l’uso del collage di immagini accostate sulla tela e di fotocopie e fotografie digitali dei propri lavori, sui quali incide con il tratto e con il colore. Esegue una pittura a tempera ripresa con passaggi di cromie ad olio, quindi infila la tavola nella fotocopiatrice e la programma in modo che produca un’immagine di tonalità capovolta. Il dipinto acquista così una profondità inaspettata, e il movimento compositivo è esasperante a tal punto da farlo apparire un mosaico surrealista.