Una delegazione inviata da Abbas ha incontrato il vice ministro degli Esteri siriano, che ha garantito la collaborazione del regime contro lo Stato Islamico. Lista Araba Unita denuncia crimini contro l'umanità nel campo profughi. Gentiloni: "Dall'Italia 1,5 milioni di euro per i bambini". Deputato arabo-israeliano denuncia: "Nel campo profughi oltre mille morti"
Una delegazione dell'Olp (l'Organizzazione per la liberazione della Palestina) ha incontrato a Damasco il vice ministro degli Esteri siriano Faisal Mekdad per discutere su come fronteggiare lo Stato Islamico (Is) che il primo aprile è entrato nel campo profughi di Yarmuk, otto chilometri a sud di Damasco. Qui vivono 18mila cittadini palestinesi, contro i 160mila di prima dello scoppio della rivoluzione contro Bashar al-Assad nel marzo del 2011. La missione diplomatica dell'Olp, voluta dal presidente dell'Anp (l'Autorità nazionale palestinese) Mahmoud Abbas (Abu Mazen), comprende il responsabile dell'Olp in Siria, Anwar Abdel Hadi.
''Escludendo un intervento armato diretto, le autorità siriane sono pronte a sostenere i combattenti palestinesi in vari modi, anche militarmente, per mandar via l'Is dal campo profughi'', ha detto Hadi. Citato dall'agenzia di stampa Sana, il vice ministro Mekdad ha detto che il governo di Damasco sta facendo tutto il possibile per fornire assistenza umanitaria e medica ai rifugiati palestinesi. ''La Siria e l'Olp sono determinati a combattere il terrorismo che è arrivato nei campi profughi in Siria e in particolare a Yarmuk'', ha detto Mekdad.
Intanto sulla strage di Yarmuk la Lista Araba Unita, terza forza politica in Israele, denuncia "crimini di guerra e contro l'umanità". "Quello che sta accadendo nel campo di Yarmuk, dove l'Is ha esteso il controllo e utilizza la popolazione come scudi umani, serve solo i nemici dei popoli arabi, del nostro popolo palestinese e della sua giusta causa, e in particolare fa gli interessi dell'occupazione israeliana", attacca la forza politica. La Lista Araba Unita, coalizione di quattro partiti arabo-israeliani, accusa Israele di voler "liquidare la questione dei profughi (palestinesi, ndr) trattandola come una questione interna dei Paesi in cui essi si trovano", come si legge in una nota che definisce "crimini di guerra e contro l'umanità" le azioni commesse a Yarmuk. La forza politica ha attribuito "all'Unrwa la piena responsabilità di fornire protezione alla popolazione del campo", lanciando un appello "alla Croce Rossa e alle altre organizzazioni internazionali affinché intervengano urgentemente per creare corridoi umanitari per i feriti e i civili".
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