Non c'è ancora una rivendicazione attendibile, sui social media, dell'attacco contro la sede del settimanale satirico francese Charlie Hebdo, ma tra i sostenitori dei jihadisti dello Stato islamico (Is) cominciano a spuntare hashtag dedicati alla vicenda e messaggi di esultanza
Non c'è ancora una rivendicazione attendibile, sui social media, dell'attacco contro la sede del settimanale satirico francese Charlie Hebdo, ma tra i sostenitori dei jihadisti dello Stato islamico (Is) cominciano a spuntare hashtag dedicati alla vicenda e messaggi di esultanza. "Sono finiti per sempre i tempi in cui agli insulti all'Islam in Europa si rispondeva solo con manifestazioni di condanna da milioni di persone", ha scritto un utente di Twitter che trasmette spesso messaggi a sostegno dell'Is.
Un altro sostenitore dell'autoproclamato Califfato suggerisce ai "lupi solitari" di colpire "la testa del serpente in Danimarca", con un riferimento al quotidiano danese Jyllands-Posten, che pubblicò per primo caricature 'blasfeme' di Maometto a settembre del 2005.