Ci sono prove evidenti che la minoranza etnica e religiosa degli yazidi sia vittima di un ''tentativo di genocidio'' da parte dei jihadisti dello Stato islamico (Is) in Iraq. Lo denuncia il vice segretario generale dell'Agenzia Onu per i diritti umani Ivan Simonovic che, dopo aver incontrato più di trenta yazidi sfollati in Iraq, ha affermato che ''le prove indicano con forza il tentativo di compiere un genocidio''.
Simonovic ha quindi parlato di azioni perpetrate dall'Is che possono essere classificate come crimini di guerra e contro l'umanità. Centinaia furono poi le donne e le ragazze rapite e vendute come schiave, come ha ammesso anche il giornale online dei jihadisti secondo i quali la schiavitù degli infedeli è legittimata dalla sharia, la legge islamica.
Un rapporto diffuso all'inizio del mese da Human Rights Watch denunciava il rapimento di donne yazide, che poi venivano stuprate e successivamente vendute come schiave. ''Il rapimento sistematico e l'abuso di civili yazidi può essere considerato un crimine contro l'umanità'', aveva detto l'organizzazione.