"L'espulsione dei cristiani di Mosul è un crimine riprovevole che va contro tutti i valori umani, oltre ad essere incompatibile con tutte le leggi e le religioni rivelate". E' quanto ha dichiarato il portavoce del partito salafita 'Egitto forte', Ahmad Imam, che in una nota ha commentato le notizie recenti secondo cui lo Stato islamico in Iraq e nel Levate (Isil) ha costretto i cristiani di Mosul a scegliere tra la conversione all'Islam, il pagamento di una 'tassa di protezione' o l'abbandono della città.
"L'espulsione dei cristiani di Mosul è un crimine riprovevole che va contro tutti i valori umani, oltre ad essere incompatibile con tutte le leggi e le religioni rivelate". E' quanto ha dichiarato il portavoce del partito salafita 'Egitto forte', Ahmad Imam, che in una nota ha commentato le notizie recenti secondo cui lo Stato islamico in Iraq e nel Levante (Isil) ha costretto i cristiani di Mosul a scegliere tra la conversione all'Islam, il pagamento di una 'tassa di protezione' o l'abbandono della città.
"Coloro che pretendono di parlare in nome dell'Islam, confermano con i loro gesti che sono lontanissimi dai principi e dalla morale di questa religione", si legge nella nota, secondo cui 'Egitto forte' "si rifiuta di dare una connotazione confessionale al conflitto cui si assiste in Iraq e respinge quei piani che mirano a dividere il Paese, affermando il suo sostegno all'unità dell'Iraq e all'integrità del suo territorio".