(Aki) - Sta lavorando per accogliere gli sfollati cristiani e musulmani nella piana di Ninivieh il vescovo caldeo di Mosul, Monsignor Emil Shamoun Nona, contattato da Aki - Adnkronos International. ''Stiamo lavorando alla piana di Ninivieh per l'accoglienza degli sfollati - spiega - Nella zona abbiamo lavorato tutta la notte per preparare i posti per l'accoglienza delle famiglie fuggite da Mosul, cristiani e musulmani, dopo la caduta della citta' nelle mani dell'Isis''. Dalla notte, infatti, Mosul è in mano ai miliziani dello Stato islamico dell'Iraq e del Levante (Isis). Per questo, giovedì il Parlamento iracheno si riunira' per decidere l'imposizione dello stato di emergenza, come chiesto dalla presidenza irachena e dal consiglio dei ministri.
Intanto il vescovo Nona si è detto ''sorpereso dal fatto che la citta' sia caduta con questa velocita' e del ritiro delle forze dell'ordine. Così hanno lasciato la citta' nelle mani dei miliziani dell'Isis che si sono insediati in tutti i quartieri. Immediato anche il fenomeno degli sciacalli che approfittano dell'assenza delle forze dell'ordine''. Il religioso conferma inoltre quanto sostenuto dall'Organizzazione mondiale delle migrazioni, ovvero che ''la maggior parte dei cittadini ha lasciato la citta'. Non solo i cristiani, ma di tutte le fedi e etnie, per il timore di un deterioramento della situazione della sicurezza''.
Altre fonti locali contattate da Aki hanno poi detto che ''i miliziani dell'Isis non hanno fatto male ai cittadini, ma hanno distrutto le caserme e le basi dell'esercito e della polizia. Hanno invece messo in sicurezza le banche e stanno provvedendo a garantire lla circolazione traffico in citta' per dimostrare che intendono controllare la citta' e non distruggerla''.