(Aki) - Lo Stato islamico dell'Iraq e del Levante (Isis) continuera' a combattere in Siria. Così il portavoce del gruppo jihadista Abu Mohammed al-Adnani ha risposto al leader di al-Qaeda Ayman al-Zawahiri che il 3 maggio scorso aveva chiesto all'Isis di abbandonare il teatro siriano e di ''raddoppiare'' gli sforzi in Iraq. E' una richiesta ''impossibile - ha detto - perché è irragionevole, non realistica e illegittima''. In una registrazione audio pubblicata sui siti jihadisti al-Adnani ha anche chiesto ad al-Zawahiri di 'licenziare' il leader del Fronte al-Nusra, filiale di al-Qaeda in Siria.
"Lo Sheikh Osama ha unito tutti i mujahedeen con una sola parola, ma tu (ha detto rivolgendosi ad al-Zawahiri, ndr) li stai dividendo'', ha detto Adnani con un riferimento al fondatore di al-Qaeda Osama bin Laden. Il portavoce dell'Isis ha quindi chiesto a Zawahiri di sostituire il leader di al-Nusra Abu Mohammed al-Jolani affermando: ''o continui con gli errori e la testardaggine, o ammetti i tuoi errori e li correggi. Hai reso i mujahedeen tristi e li hai resi nemici sostenendo il traditore (Jolani, ndr), ci hai fatto sanguinare il cuore. Sei tu che hai istigato il conflitto e tu lo dovesi estinguere''.
Zawahiri aveva definito l'entrata dello Stato islamico dell'Iraq e del Levante nella guerra in Siria come un "disastro politico" per al-Qaeda. Gli scontri tra l'Isis e al-Nusra, entrambi oppositori del regime del presidente siriano Bashar al-Assad, hanno costretto 60mila persone ad abbandonare la provincia petrolifera di Deir Ezzor nella Siria orientale. Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani, negli scontri tra i gruppi jihadisti sono morte circa quattromila persone.