I movimenti dell'Azawad hanno presentato una serie di modifiche all'accordo come condizione per la sua sigla
I colloqui che si sono svolti ieri ad Algeri tra i gruppi ribelli dell'Azawad, ossia il nord del Mali, e il governo di Bamako "non hanno convinto i movimenti dell'Azawad a siglare l'accordo preliminare" di pace, che le autorità maliane avevano già firmato il primo marzo. E' quanto ha dichiarato all'agenzia mauritana 'Sahara Media' il portavoce della Coalizione popolare per l'Azawad, Atay Ag Abdallah, che si trova ad Algeri.
Dopo la firma del progetto di accordo da parte di Bamako, il Coordinamento dei movimenti dell'Azawad (Cma) aveva chiesto più tempo per studiare il documento e sottoporlo all'opinione pubblica della regione.
"I movimenti dell'Azawad non si sottometteranno alle pressioni delle delegazioni della mediazione internazionale e non firmeranno fino a che non saranno prese in considerazione le condizioni poste dal popolo dell'Azawad per il raggiungimento di una pace duratura e generale", ha dichiarato Ag Abdallah.
Il team della mediazione internazionale, guidata dall'Algeria, comprende Mauritania, Niger, Burkina Faso, Ciad e comitati dell'Onu, dell'Unione africana, della Comunità economica dei Paesi dell'Africa occidentale (Ecowas), dell'Unione europea e del Consiglio della cooperazione islamica.
Il 10 aprile il Cma aveva fatto sapere di "non poter firmare l'accordo di pace e di riconciliazione in Mali nel suo stato attuale". Ribadendo la sua "disponibilità a lasciare tutte le porte aperte al raggiungimento" di questo obiettivo, il Cma ha insistito sulla necessità che "siano presi in esame gli emendamenti sottoposti alla missione internazionale" e che "costituiscono le rivendicazioni essenziali dell'Azawad".