"Qualsiasi decisione prenderà il Parlamento europeo, mi entrerà da un orecchio e mi uscirà dall'altro". Davutoglu: "Papa ha aderito a cospirazione contro partito Akp"
"Qualsiasi decisione prenderà il Parlamento europeo, mi entrerà da un orecchio e mi uscirà dall'altro". Così il presidente turco Recep Tayyip Erdogan nel giorno in cui il Parlamento europeo vota la risoluzione sul genocidio degli armeni.
"Non è possibile per la Turchia accettare un simile crimine. Dovrebbero saperlo tutti", ha aggiunto il 'sultano' parlando con i giornalisti ad Ankara prima di partire alla volta del Kazakistan. "Non ci sono ombre né macchie di genocidio su di noi", ha proseguito Erdogan, citato dai media locali.
Duro anche il primo ministro turco Ahmet Davutoglu che ha accusato Papa Francesco di aver "aderito alla cospirazione" di un "fronte del male" che ha preso di mira il partito turco al governo Giustizia e Sviluppo (Akp). "C'è un fronte del male che si sta formando contro di noi - ha detto Davutoglu ad Ankara, in occasione della presentazione dei candidati dell'Akp alle elezioni del 7 giugno - e ora il Papa ha aderito a questa cospirazione".
Secondo Davutoglu, di questo "fronte del male" farebbero parte anche i partiti di opposizione Chp e Hdp, che asseconderebbero "progetti" stranieri per mettere in difficoltà l'Akp in vista delle elezioni. "Mi rivolgo al Papa - ha proseguito il premier - Quelli che sono fuggiti dall'inquisizione cattolica in Spagna hanno trovato la pace a Istanbul e Izmir. Siamo pronti a discutere le questioni storiche, ma non permetteremo che la gente insulti la nostra nazione facendo ricorso alla storia".