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Mostra del Cinema di Venezia, Barbera confermato direttore

Alla guida del Festival anche per gli anni 2025 e 2026

(ufficio stampa Biennale)
(ufficio stampa Biennale)
10 maggio 2024 | 12.16
LETTURA: 3 minuti

Alberto Barbera resta alla guida della Mostra Internazionale d'Arte cinematografica ancora per un biennio, diventando così il direttore più longevo della storia della Biennale di Venezia.

Il Consiglio di Amministrazione della Biennale, presieduto da Pietrangelo Buttafuoco, ha approvato la nomina di Barbera per l'incarico di direttore artistico del Settore Cinema per gli anni 2025 e 2026. Barbera, il cui mandato di direttore artistico deliberato nel 2020 dal precedente Consiglio di Amministrazione scade dopo la prossima 81/a Mostra (28 agosto - 7 settembre 2024), è stato nominato "per i successivi due anni 2025 e 2026 in considerazione dei risultati ottenuti nella riconosciuta qualità delle selezioni, nella scoperta e nel lancio internazionale di nuovi talenti, nella diffusione e nella crescita della cultura cinematografica e nell’ampliamento del pubblico, risultati da perseguire anche nel prossimo biennio".

"Ho provato immediata sintonia con Alberto Barbera - ha dichiarato il presidente della Biennale, Pietrangelo Buttafuoco - e ho grande rispetto per la competenza, la professionalità e la passione da lui dimostrate negli anni alla conduzione della Mostra del Cinema di Venezia, tali da riuscire ad accrescere il prestigio del più antico festival al mondo. Sono vivamente lieto che la Biennale possa proseguire con lui questo percorso".

Alberto Barbera è direttore artistico del Settore Cinema della Biennale di Venezia dal 2012 a oggi, e in precedenza lo è stato dal 1998 al 2001. Nel 2022 gli è stato conferito il Tributo speciale dai Gotham Awards di New York. Nel 2021 gli è stato conferito dalla storica rivista Variety l'International Achievement in Film Award. Entrambi i riconoscimenti sono stati attribuiti allo stesso tempo alla Biennale di Venezia. Dal 2020 fa parte dell'Academy of Motion Pictures Arts and Sciences, che attribuisce i premi Oscar. Dal 2019 è stato inserito da Variety fra le 500 persone più influenti al mondo dell’industria dello spettacolo. Nel 2000 è stato insignito del titolo di Chevalier des Arts et des Lettres, riconoscimento culturale della Repubblica Francese.

Nato a Biella nel 1950, dopo la Laurea in Lettere Moderne con tesi su Storia e Critica del Cinema all’Università di Torino, Alberto Barbera ha iniziato la sua collaborazione con l'A.I.A.C.E. (Associazione Italiana Amici Cinema d’Essai) di cui è stato presidente dal 1977 al 1989. Dal 1980 al 1983 è stato critico per il quotidiano La Gazzetta del Popolo, e dal 1982 è membro del Sindacato Giornalisti. Ha collaborato con numerosi quotidiani e periodici (Città, La Stampa, Essai, Altro Cinema, Bianco & Nero, Cineforum), con programmi televisivi e radiofonici come CinemaScoop (Rai 3), La lampada di Aladino (Rai - Dse), Hollywood Party (Radio3 RAI). Nel 1985 ha co-diretto il documentario Cineasti del Nord-Ovest per RAI 3. Nel 1982 ha iniziato la collaborazione con il Festival Internazionale Cinema Giovani (ora Torino Film Festival), diventandone Direttore dal 1989 al 1998. Dal 2002 al 2006 è stato co-direttore di Ring! Festival della Critica di Alessandria. Nel 2002 è divenuto consulente per il Museo Nazionale del Cinema di Torino e da giugno 2004 sino a dicembre 2016 ne è stato il direttore.

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